30-05-2015 ore 11:03 | Politica - Crema
di Stefano Zaninelli

Crema. InPolitix, l'aggregatore digitale degli eletti italiani: trasparenza e semplicità per una comunicazione politica 3.0

Una scheda per ogni politico: è la formula della trasparenza di InPolitix, progetto nato da uno spin off dell’Università di Milano, sede di Crema. Già ora, sulla piattaforma, è possibile consultare i profili di oltre 130 mila italiani eletti a livello comunale, provinciale, regionale, nazionale ed europeo. Così si scopre che il deputato Alessandro Di Battista, su oltre 10 mila votazioni a cui ha partecipato il 44% delle volte non si è espresso, che sono 1064 i Comuni che andranno al voto nel 2015 e che nel comune di Castelmagno il rapporto tra consiglieri comunali e cittadini è di 1 a 8. Tutte informazioni raccolte grazie agli open data, aggregati e disaggregati per ogni ente locale, sede istituzionale e partito politico.   

 

Com’è nato il progetto

 “Tutto nasce dal mio progetto di laurea del 2004 – racconta Donato De Ieso, ex studente del dipartimento di Informatica dell’Università di Milano, sede di Crema – ovvero la creazione di un sistema di gestione dei contenuti per il Parlamento italiano. L’obiettivo era mettere in un unico contenitore tutti i profili dei politici, in quel caso parlamentari, permettendo ad ognuno di loro di avere il proprio sito personale. Pochi parlamentari hanno un sito internet e meno ancora lo tengono aggiornato. Tuttavia, una decina d’anni fa la tecnologica non ci permetteva subito lo sviluppo della piattaforma, così per qualche tempo ho abbandonato”.

 

La piattaforma, oggi

A distanza di una decina d’anni, la piattaforma è online dal 18 marzo scorso; oggi al progetto lavorano, oltre a De Ieso, il docente Paolo Ceravolo (ex relatore di De Ieso), Carlo Mascella, Francesco Desiderio, Filippo Tramelli e Francesco Sorrentino. Il sito aggrega informazioni acquisite in automatico dalle sedi istituzionali. Fotografie, biografie ed informazioni di carattere politico e social vengono riproposte in un unico social wall, fruibile da chiunque. “Si possono vedere gli atti firmati dal politico, così come la sua attività nelle commissioni ed i suoi cambi di partito. Abbiamo unito la domanda di trasparenza del cittadino alla necessità di visibilità per il politico, che spesso investe in costose campagne offline tra manifesti e volantini.

 

InPolitix, uno screenshot del sito internet

La sfida degli open data

“La sfida – spiega Paolo Ceravolo – è trovare nuovi modi per estrarre valori dagli open data istituzionali. L’idea di InPolitix è cercare di trasformare la comunicazione al cittadino in qualcosa di immediato ed efficace per informare rispetto all’attività del politico. Non c’è da escludere che in futuro, a partire da questi dati, si possano sviluppare modelli di monitoraggio, trasparenza e controllo dell’attività istituzionale”. Limite da abbattere sarà la disomogeneità degli open data, “attualmente sono frammentati e forniti in quantità e modalità disparate – afferma De Ieso – e sotto questo profilo molte amministrazioni non sono efficienti. Aspiriamo ad avere non solo un unico aggregatore di informazioni pubbliche”.

 

Comunicazione 3.0

Primo obiettivo che si sono posti gli ideatori del progetto è “raccogliere i profili di tutti politici nel mondo, per poi rendere fruibile i dati della politica come open data”. Secondo step sarà lo sviluppo di un’App (già in fase di valutazione) in grado di assecondare la richiesta di informazioni dell’utente. “Crediamo possa diventare una forma di comunicazione 3.0, grazie al superamento della comunicazione one-to-one tra politico e cittadino e, in prospettiva, rendendo partecipe tutto il mondo ad eventuali dibattiti online. Ieri abbiamo incontrato Carlo Marchetti, del dipartimento IT del Senato: ci siamo confrontati sulle possibili migliorie da apportare. È stato un incontro incoraggiante – conclude De Ieso – speriamo si possa continuare così”. 

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