29-08-2021 ore 18:40 | Politica - Dal cremasco
di Redazione

Socialisti: dalla sanità al ruolo dei piccoli comuni nelle decisioni dell' area omogenea

Virginio Venturelli e Alberto Gigliotti portavoce della comunità socialista cremasca danno il proprio parere su alcuni argomenti d’attualità che interessano la città e il territorio: il primo riguarda la riforma sanitaria ‘in via d’approvazione’, il secondo il ruolo che rivestono i piccoli comuni ai tavoli decisionali. “Nel merito del nuovo assetto socio - sanitario non abbiamo sentito nulla di impegnativo, propositi chiari  e unitari per il  miglioramento  del sistema in essere”. Si dicono inoltre deluso dell’area omogenea “privo di un formale riconoscimento istituzionale da parte dei livelli decisionali provinciali, regionali e statali, senza nascondere  l’aggravante di  un clima  interno poco partecipativo e polemico”.

 

Suggerimenti ai piccoli comuni

Sui piccoli comuni, “la comunità socialista cremasca non ha mai mancato  di offrire stimoli ai sindaci  dei piccoli comuni, perché  facessero  dei  passi  avanti  e non indietro, per  modificare  i rapporti e le situazioni esistenti”. Hanno infatti suggerito: “la costituzione di una consulta provinciale tra tutti i sindaci dei comuni inferiori a 5000 abitanti; la ridefinizione del frammentato assetto amministrativo in essere, partendo dalle considerazioni istitutive dei piani d’area previsti nello strumento urbanistico della provincia,  allo scopo di ottimizzare  al meglio  le risorse e le opportunità  sovraccomunali,  insieme  alla gestione associate dei servizi comunali; l’apertura di un tavolo di confronto preliminare  nell’ambito  degli schieramenti  in competizione  elettorali, affinchè  i rispettivi sindaci,  portino  visioni  analoghe  nell’area omogenea”.

 

Conferenza del  circondario cremasco

L’deale secondo la comunità socialista sarebbe “la formalizzazione di una periodica  conferenza programmatica  del  circondario cremasco, ove  gli  enti locali, il  mondo produttivo, quello politico e sindacale, quello associativo e scolastico, possano confrontarsi, monitorare le priorità e  le aspettative strategiche del Cremasco. In questo ultimo ambito,  sotto silenzio non passerebbero  vicende come  quella  del nuovo Istituto Racchetti che avrebbe potuto sorgere nell’area dell’ex scuola di Cl”.

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