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La provincia di Cremona metterà a disposizione del territorio l'Ufficio Europa. Il progetto promosso da Anci Lombardia, provincia di Brescia e regione Lombardia "per aiutare gli enti locali i a cogliere le opportunità dei finanziamenti europei" vede coinvolti 22 enti locali, tra i quali, oltre a Cremona, Casalmaggiore, Crema, Dovera, Gerre de Caprioli, Gussola, Pandino, Piadena, Drizzona, Spinadesco, Stagno Lombardo, Torricella del Pizzo, unione di Comuni Oglio Ciria e Terra di Cascine, Gussola, Vescovato, Trigolo e Madignano.
Coesione territoriale
Tra i temi portanti dell'iniziativa lo sviluppo delle piste ciclabili, la tutela dell'ambiente e la promozione dell'agricoltura, il tutto sotto l'egida di uno sviluppo sostenibile. Il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti ha posto l’attenzione sull’importanza della visione territoriale d'insieme, punto focale per massimizzare le potenzialità locali e attrarre risorse. Il coordinamento territoriale avrà un ruolo decisivo. Il 'Seav coach territoriale', Massimo Bonati, ha illustrato gli strumenti a disposizione del team di amministratori.
Gli interventi dei sindaci
Per il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi la formazione degli operatori riveste un ruolo fondamentale, così come “lo stretto collegamento con i tavoli della competitività”. Il sindaco di Casalmaggiore, Filippo Bongiovanni, ha evidenziato come “infrastrutture, ambiente, agricoltura ed agroindustria” debbano essere i temi portanti di un progetto di sviluppo territoriale, mentre il sindaco di Pandino, Piergiacomo Bonaventi è convinto della “grande opportunità per tutto il territorio” rappresentato dall’Ufficio Europa: i primi passi devono riguardare la realizzazione di “un documento strategico della provincia, propedeutico all’accesso ai canali di finanziamento europei in agricoltura, piste ciclabili e ambiente”. Ha invece ricordato “il fondamentale ruolo dei piccoli comuni” il sindaco di Gussola. Per Stefano Belli Franzini partirà da loro “lo sviluppo sostenibile di tutto il territorio”. Argomento condiviso dal collega di Stagno, Roberto Mariani, che ha evidenziato la necessità di “una cabina di regia territoriale per condividere progetti e fare sintesi delle diverse proposte”.
