Domenica 1 luglio 2018 sarà il giorno in cui i cittadini di Fiesco e Castelleone decideranno il futuro dei due comuni. Il referendum consultivo per la fusione dei due paesi confinanti è ormai alle porte: dopo mesi di studi, dibattiti, incontri e materiale informativo distribuito casa per casa sarà la resa dei conti. Sono coinvolti circa 7 mila cittadini aventi diritto al voto e la consultazione si svolgerà dalle 9.30 alle 22. A Fiesco sarà allestito un seggio in via Roma 32 mentre a Castelleone ci si recherà alle urne in Via Cappi 29 e in via Beccadello 2.
Dalle garanzie ai benefici
Fiducioso per un esito positivo del referendum il sindaco castelleonese Pietro Fiori: "Presentiamo il progetto e raccogliamo consensi, abbiamo accolto tutte le richieste e ciò che garantiamo sono vantaggi per entrambi i comuni". Fiesco godrà della presenza del pro sindaco in giunta, manterrà il municipio e riceverà finanziamenti pari a 400 mila euro annui per dieci anni. Il sindaco fieschese Giuseppe Piacentini non ha dubbi sui benefici che porterebbe la fusione: "implementazione di servizi e riduzione dei costi. Noi abbiamo fatto tutto il possibile per far capire i vantaggi, ora la scelta è nelle mani dei cittadini".
Sì a Torre, Cà d'Andrea, Piadena e Drizzona
Domenica i cittadini che sceglieranno per la fusione saranno chiamati anche a decidere il nuovo nome del neonato comune. Le proposte sono Castelleone-Fiesco, Castelleone e Fiesco oppure solamente Castelleone. In provincia di Cremona già altri paesi hanno deciso di fondersi: a Torre de Picenardi e Cà d'Andrea domenica 11 giugno è passato il sì, così come a Piadena e Drizzona, ufficialmente unite da ieri, domenica 24 giugno. Segnali di buon auspicio dal territorio che fanno sperare in un terzo e tanto atteso matrimonio.