“Avanti al centro, contro gli opposti estremismi”. Scomodiamo uno degli slogan degli anni Settanta, ripreso dalla Genesi di Francesco Guccini, per riassumere l’esito della conferenza stampa congiunta di oggi. In piazza Duomo Tiziano Guerini, Giovanni Delogu e Paola Orini hanno salutato il consigliere comunale Simone Beretta (che lascia Italia viva per Noi moderati), giudicando positivamente l’esperienza, che ha consentito “di dare maggior voce in città” all’associazione guidata da Matteo Renzi. Guerini ha rinnovato “le posizione critiche sui principali temi amministrativi”, seppur “riconfermando la disponibilità ad un confronto con l’attuale maggioranza, in risposta all’invito rivoltoci dal Pd locale, nella certezza che non sia stata solo una avance strumentale”.
La sottile linea rossa
La porta è aperta anche “alle forze politiche, sociali e imprenditoriali del Cremasco”, purché l’obiettivo sia “promuovere uno sviluppo del territorio”. Non è escluso che in questo ambito sarà possibile trovare “intese programmatiche con lo stesso consigliere Beretta”. Sul piano generale ha influito l’opzione nazionale di Italia viva, ha proseguito Guerini, “partito di centro, in cui da riformisti vogliamo credere che guarda a sinistra, qualsiasi cosa questo significhi per il prossimo futuro e in ogni caso con quale sinistra si dovrà trattare”. Beretta ha ribadito l’appartenenza al “partito popolare europeo”, rivendicato “la capacità di esprimere dissenso rispetto alle posizioni del proprio partito nel caso le scelte fossero dettate da logiche di occupazione degli spazi e non votate al bene della propria comunità” e sorriso con gusto al pensiero di aver trovato una maggiore distanza da "quella sottile linea rossa” che separa Italia viva dalla sinistra.