In riferimento alle gravi vicende che vedono coinvolto il sindaco di Rivolta d’Adda, Giovanni Sgroi, attualmente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, il segretario del circolo del Partito Democratico di Rivolta d’Adda, Daniele Cantarini, ha rilasciato una dichiarazione unitamente al segretario provinciale Michele Bellini e al coordinatore cremasco del Pd Daniele Qalliaj. Cantarini esprime “pieno e incondizionato sostegno ai consiglieri di minoranza Elisabetta Nava, Marta Andreola, Francesca Mapelli e Andrea Vergani. Li ringraziamo per l’impegno, la serietà e la responsabilità dimostrati in questi giorni particolarmente difficili, e per il lavoro che continueranno a svolgere. A nostro avviso, non sussistono più le condizioni minime necessarie affinché il sindaco Sgroi possa proseguire efficacemente l’esercizio del proprio mandato”.
Ribadita la richiesta di dimissioni
“Rivolgiamo pertanto un invito al sindaco e alla sua maggioranza a una seria e responsabile riflessione sull’attuale situazione. La comunità di Rivolta d’Adda merita un’amministrazione guidata da un sindaco pienamente in carica, nelle condizioni di svolgere con autorevolezza e continuità le proprie funzioni istituzionali, condizioni che, allo stato attuale, riteniamo non siano più garantite. Riteniamo fondamentale restituire, quanto prima, dignità alla cittadinanza rivoltana e contribuire alla ricostruzione di una comunità profondamente scossa. In quest’ottica, riteniamo opportuno che il sindaco Giovanni Sgroi rassegni le proprie dimissioni, a prendo così la strada a una nuova fase che può compiersi solo attraverso nuove ed anticipate elezioni”.
Richiamo al senso di responsabilità
Michele Bellini e Daniele Qalliaj hanno aggiunto: “in un momento così delicato, il nostro auspicio è che la maggioranza alla guida del comune rifletta con senso di responsabilità sul futuro amministrativo del paese, mettendo al centro esclusivamente il bene di Rivolta e dei suoi cittadini. Qalliaj tiene a precisare: “non è nostra intenzione commentare o entrare nel merito di vicende giudiziarie. Tuttavia, ritengo che la misura cautelare stabilita e le gravi accuse pendenti sul sindaco abbiano dei rilevanti effetti sullo svolgimento del suo incarico dal punto di vista politico. Ciò per via della sospensione dall’incarico del sindaco, stabilita dal prefetto secondo le norme vigenti, e di conseguenza l’affidamento dell’amministrazione del comune alla vicesindaco per un periodo non definito. Ritengo, invece, che il comune di Rivolta d’Adda necessiti di un’amministrazione pienamente funzionante, che possa svolgere le proprie attività senza limitazioni mediante un sindaco eletto direttamente dalla sua comunità, e che pertanto la posizione del sindaco Sgroi, dal punto di vista esclusivamente politico, non permetta allo stato dei fatti questa condizione”.