Continua il tour elettorale del Partito Democratico nel territorio. Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, dopo essere stato venerdì scorso a Vailate, è approdato nel pomeriggio odierno a Crema, assieme ad altri due candidati del Pd alle europee: l’assessore alla casa del comune di Milano, Pierfrancesco Maran e l’europarlamentare Irene Tinagli. Al loro fianco, per incontrare gli elettori, il sindaco Fabio Bergamaschi e Daniele Qallaij, coordinatore del Pd cremasco.
Vicinanza al territorio
Come anticipato dal titolo dell’incontro “Vicini in Italia, protagonisti in Europa”, in sala dei ricevimenti si è parlato del bivio attuale: da un lato un’Europa unita e, dall’altro, una che guarda ad un altro mondo. Il sindaco di Crema, prima di lasciare la parola ai candidati, li ha ringraziati per la loro presenza, un chiaro “segnale politico di vicinanza” e ha rinnovato gli auguri per le europee con la certezza che “interpreteranno nel miglior modo il ruolo di collante con i territori”.
Europa più unita, industrie e lavoro
L’europarlamentare Tinagli ha sottolineato l’importanza di vedere e sapere cosa succede nel territorio e si è domandata quale sarà il futuro per l’Europa. “L’Ue viene dipinta come un qualcosa di monolitico, ma è un progetto in continuo divenire, che si arricchisce e si allarga - ha spiegato - ma è ancora fortemente limitata, molte materie sono ancora di competenza degli stati membri”. Tra le battaglie che porterà avanti c’è la visione di un’Europa più incisiva: “il Covid ha mostrato quanto l’Europa sia unita, solidale e capace di affrontare ogni crisi. Ma su molti fronti arranca perché vittima dei veti dei soliti paesi che ne bloccano le decisioni. È il momento di annullare il voto all’unanimità su alcune materie”. Tinagli ha poi rinnovato il suo impegno verso le imprese, riaffermando la “necessità di una politica industriale europea”. É stato affrontato anche il tema del lavoro, con la promessa di “continuare a lottare per rendere permanente il fondo europeo per proteggere l’occupazione in caso di crisi”.
Qualità dell’aria, treni e caro affitto
“Dobbiamo dare una identità alla campagna, se vogliamo cambiare l’Europa, il Pd deve essere protagonista”, con questa frase Maran ha introdotto la sua visione di un rapporto diretto e più forte tra l’Europa e i suoi territori. “Questo rapporto diretto significa anche affrontare meglio le questioni territoriali – ha aggiunto l’assessore – come il tema dell’aria, una questione di casa nostra”. Tra gli altri punti, Maran ha affrontato la tragica situazione dei treni, spesso in ritardo o soppressi, “credo si possa creare un’alleanza con l’Europa e i territori per investire sui treni locali, affinché diventino la nuova metropolitana della Pianura Padana”. Un altro punto toccato quello del caro affitto, specialmente dopo la pandemia. “Dopo il Covid c’è stata un esplosione del costo delle case, specialmente quelle in affitto – ha spiegato per questo motivo vorremmo orientare gli investimenti della banca europea per realizzare abitazioni a prezzi accessibili per lavoratori e nuove famiglie, e studentati a costi calmierati”.
Integrazione, crisi demografica e immigrazione
Il primo cittadino Gori, ha riconfermato la necessità di un sindaco a Bruxelles, “una figura necessaria in Europa”. La priorità del candidato è completare l’integrazione dell’Europa “per renderla più efficace”. Vorrebbe portare avanti la missione della crisi demografica che “rischia di avere conseguenze sulla sostenibilità dei nostri sistemi di protezione sociale”. Anche il tema dell’immigrazione è molto importante per Gori, “una risorsa per il nostro sistema produttivo e il nostro welfare”. “Nei prossimi cinque anni, l’Europa deve costruire un rapporto più diretto con i territori e le città”, ha concluso.