“Il volontariato è un valore aggiunto che crea coesione sociale nel territorio e tra le persone. Va ascoltato, accudito, alimentato. Non va solo usato”. Si riassume in queste poche parole dell'assistente sociale di Anffas Crema Laura Bonomi il senso dell'incontro organizzato da Crema aperta sul tema del volontariato. La lista a sostegno del candidato sindaco di centrosinistra Fabio Bergamaschi ha voluto dialogare con le principali realtà associative del territorio: Anffas, Acli e Auser. Oltre alla Bonomi, erano presenti Donata Bertoletti, presidente provinciale di Auser, Luciano Bergamaschi, vicepresidente di Acli Crema e l'assessore alle politiche sociali del comune di Bergamo (capitale italiana del volontariato) Marcella Messina. Due le richieste emerse forti dal dibattito: più fondi per sostenere le attività delle associazioni e maggiore coinvolgimento del Terzo settore nella pianificazione degli interventi “ considerando anche il grande lavoro di presa in carico che le associazioni hanno svolto, sostituendosi nel periodo emergenziale alle istituzioni”.
Volontari fondamentali
Come ha spiegato Laura Bonomi:“Anffas ha radici profonde nel volontariato. Da queste radici è nato non solo un albero, ma un intero frutteto che giornalmente viene accudito dagli operatori fondamentali, senza i quali il nostro territorio avrebbe molte meno possibilità ed i nostri figli avrebbero limitate opportunità di crescita e condivisione”. Accanto ci sono i volontari: “come faremmo senza di loro? Come potremmo bastare noi operatori senza qualcuno di esterno che ci aiuti nelle piccole cose della vita quotidiana? Investire sul volontariato significa dare il giusto riconoscimento anche alla condivisione del pensiero, significa alimentarlo e renderlo attivo. E’ la cosa più difficile e faticosa. Penso però che sia una sfida che valga la pena intraprendere perché i benefici che si rischiano di avere sono grandissimi”.
Necessità lampanti
Luciano Bergamaschi ha focalizzato l'attenzione sui problemi più evidenti: l'organizzazione e la realizzazione del trasporto sociale e l'assistenza domiciliare. “In Lombardia ci sono 160 mila badanti, cui è demandata la cura delle persone, il 60 per cento lavora in nero. C'è chiaramente un problema che richiede un intervento”. Bisogna partire dalla consapevolezza che “il volontariato non è una stampella”. Sulla stessa linea d'onda Donata Bertoletti: “ il volontariato ha una responsabilità. Esercita una funzione di pubblica rilevanza per contribuire all'affermazione dei diritti dei cittadini. Sul territorio provinciale ci sono 400 associazioni di volontariato, che ogni giorno si adoperano con fatica. Deve esserci una sinergia, un intervento coordinato. Le associazioni devono essere coinvolte nei piani di intervento. Si deve creare una rete, ma ogni realtà deve poi essere supportata nello stare in rete”. Altra nota dolente è quella del finanziamento: i fondi non bastano mai “e anche le modalità vanno riviste: il sistema dei bandi non è funzionale, crea competizione tra le varie realtà e non consente una continuità progettuale”. Per Luciano Bergamaschi da questo punto di vista andrebbe creato “un sistema di verifica delle varie progettualità”.
Sinergie preziose
Quel che è chiaro, secondo l'assessore Messina è che “il welfare di comunità può davvero fare la differenza. Ma le istituzioni non possono esimersi: deve esserci un dialogo, deve esserci sinergia, deve esserci un confronto capillare. Le associazioni non possono e non devono, alla luce delle sfide del tempo attuale (su tutte quella della digitalizzazione) continuare a camminare in solitaria: devono essere sostenute”. Altro aspetto da tenere in forte considerazione è “quello dell'impatto sociale positivo generato dal volontariato. I volontari spesso sono preziose antenne sociali”. Il candidato Bergamaschi ha tirato le fila: “il volontariato dice eccomi in ogni situazione di necessità. È un'esperienza che cambia le persone. Mi immagino Crema come una città dello stare bene, in cui venga sempre valorizzata la relazione positiva con l'altro. Ecco, quindi, che il volontariato giocherà un ruolo da protagonista, in un'ottica di continuità ed innovazione (dove necessaria) rispetto a quanto è stato fatto sino ad oggi”.