28-09-2018 ore 20:49 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Area del sottopasso, i dubbi di Forza Italia e le possibilità concrete di successo

“Mi interessa che si realizzi il sottopasso. E lo si faccia nei tempi promessi dall’amministrazione. Ecco perché ho convocato una conferenza stampa”. Simone Beretta spiega di non riuscire a comprendere per quale motivo l’amministrazione continui a ripetere “che sono in dirittura d’arrivo e ci sono i soldi quando per poter realizzare manca l’area. E siccome quella è una cosa fondamentale, voglio capire se l’area sulla quale verrà realizzato parte del sottopasso verrà espropriata, se invece sarà un esproprio bonario quindi concordato o eventualmente verterà su un piano di lottizzazione per il quale è necessaria una convenzione e l’approvazione del consiglio comunale”.

 

Il percorso al contrario”

Il timore dell’esponente di Forza Italia è che “facendo un prelievo forzato il proprietario potrebbe ricorrere al Tar e quindi bloccare tutto. Venendo meno le caratteristiche d’urgenza i tempi per la discussione sarebbero molto lunghi”. Il nodo ‘politico’, prosegue Beretta è che “per l’ennesima volta l’amministrazione ha fatto il percorso al contrario. Sono andati a chiedere i fondi ma non risulta chiaro quando diventeranno proprietari dell’area. Non capisco perché finora non ci sono riusciti. Chiedo che venga fatta chiarezza”.

 

Oneri di esproprio

La partita è lunga e articolata. Tra l'amministrazione ed il proprietario si sono svolti quasi due dozzine di incontri. Il tutto per un nulla di fatto. Consapevoli della difficoltà della partita, non a caso, nel computo complessivo per la realizzazione dell'opera, quasi 5 milioni e mezzo di euro, gli amministratori hanno inserito anche gli oneri di esproprio. Come spiega l'assessore Fabio Bergamaschi "l'obiettivo del Comune di Crema è di arrivare ad un accordo bonario e ad una cessione anticipata dell'area. Operazione che consentirebbe alla proprietà di assolvere agli oneri che il Pgt prevede nell'ambito delle trasformazioni urbane e al Comune di entrare in possesso velocemente dell'area". Il futuro dell'area, che molto probabilmente prima o poi subirà una trasformazione, potrebbe essere commerciale ed ospitare medie strutture di vendita.

 

Interessi legittimi

Entrambi gli interlocutori - Comune ed Irsonti - sanno che l'esistenza di un progetto esecutivo è presupposto per l'avvio del procedimento di esproprio. Il proprietario dell'area, nel legittimo e comprensivo tentativo di tutelare i propri interessi, invece di rivolgersi alla magistratura una volta subito l'esproprio, potrebbe trovare un accordo col Comune e realizzare un gesto di grande valore per la comunità. I fondi destinati all'esproprio, a quel punto, potrebbero essere utilizzati per coprire una buona parte del sottopasso ciclopedonale su viale santa Maria. Tutte le parti in causa ne trarrebbero un enorme giovamento.

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