28-07-2022 ore 20:54 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Ok alle linee programmatiche, tra i manzoniani, i Lynyrd Skynyrd e i ‘diversamente votati’

Nella terza e ultima seduta prima della sosta agostana, le linee programmatiche sono state approvate dal consiglio comunale. Certo non all’unanimità, ma a maggioranza. Quattordici i favorevoli (il centrosinistra), sei i contrari (il centrodestra) e un solo astenuto, Simone Beretta. In apertura di seduta il sindaco ha replicato ai rilievi espressi nella seduta di martedì scorso dai gruppi di minoranza. O meglio, per dirla con Giovanni De Grazia (Fratelli d’Italia), dai “diversamente votati” dai cittadini cremaschi. Fabio Bergamaschi ha ‘difeso’ il consigliere delegato allo sport Della Frera dagli ‘attacchi’ di Borghetti, spiegando di averlo riconfermato nel suo ruolo “un po’ perché squadra che vince non si cambia”, ma soprattutto “per essere riuscito negli anni a realizzare il progetto di Crema città dello sport e aver ottenuto per la riqualificazione del velodromo fondi Coni pari a 1,8 milioni di euro”. Il tutto, “solo per citare un paio di esempi”.

 

Astensionismo e sicurezza

Parlando dell’annosa questione dell’astensionismo (e in linea di massima del concetto che poi non ci sia molto da cantar vittoria vista la scarsa partecipazione alle urne), s’è sistemato con cura il guanto di velluto, prima di ricordare con un sorriso che “se debolezza c’è stata” ed è evidente, “non va certo ricercata nello schieramento del centrosinistra”. Perché, conti alla mano, “ha riconfermato i suoi voti”. Va da sé, quindi, come “altri abbiano mancato l’obiettivo”. E non possano fingere o “chiamarsi fuori” dalle proprie responsabilità, ha più volte tuonato Simone Beretta, imputando la sconfitta elettorale del centrodestra “al solito furbetto del quartierino”, rimandando ad altri lidi ed altri luoghi lo svelamento dell'identità di cotanto statista. L’astensionismo, ha ripreso Bergamaschi, è un male che imperversa in tutta Italia e “per tutti coloro che amano la politica”, fa provare “una punta di dolore”. Dopo la stilettata la carezza. Rivolgendosi ancora a dritta, ha rassicurato sul loro coinvolgimento i consiglieri, parte dei quali ancora piuttosto timidi nell’apporto all’aula: “daremo seguito alle vostre richieste”, ha concesso. Ovvero verrà “riorganizzata la commissione sicurezza”. Ribadendo che si tratta di materia di competenza delle forze dell’ordine, ha aggiunto che ad ogni modo avverrà “nei modi e nei tempi previsti della Statuto”. Quindi campa cavallo, han pensato allargando le braccia in minoranza.

 

I solisti e l’assetto istituzionale

Fratelli d’Italia, che comunque ha votato convintamente contro le linee, ha nuovamente ravvisato nelle dichiarazioni del sindaco una sonora bocciatura e una critica diretta all’operato di chi l’ha preceduto. Il passaggio ‘incriminato’ è questo: “ritengo che il tempo dei solisti al comando sia finito, non è più adeguato a questa epoca. Sempre ammesso che lo fosse anche in quelle precedenti”. Non solo. “Anche se sarebbe preferibile qualche termine in italiano in più e qualche parola inglese in meno”, per De Grazia “andrebbero scolpite in quest’aula” le parole del sindaco: “La coesione del Cremasco passa inevitabilmente da una revisione dell’organismo che la rappresenta. A fronte di un’evoluzione in atto di Consorzio.it come centro di competenza sempre più skillato nell’offrire un supporto operativo ai comuni cremaschi, è necessaria una riorganizzazione dell’Area Omogena, intendendo con ciò una ridefinizione profonda del suo assetto istituzionale”.

 

Consumo di suolo e sviluppo agricolo

Per la maggioranza Francesco Lopopolo ha teso una mano ai colleghi d’opposizione, “apprezzando lo spirito collaborativo, in particolare per quanto concerne commissione sicurezza e digitalizzazione”, mentre Teresa Caso ha dato appuntamento alla trattazione del Pgt: “sarà lo strumento col quale potremo esprimere l’orizzonte della città che desideriamo; la socialità e la sua mobilità”. La maggioranza “vorrebbe tendere ad un impatto zero del consumo di suolo. Crema potrebbe prevedere un incremento del 10 per cento della popolazione senza consumare un centimetro di suolo, contando solo sugli immobili sfitti”. E nell’ottica di incrementare e rivedere gli spazi verdi “che circondano la città” e il territorio, “dobbiamo ragionare sul tipo di sviluppo agricolo che immaginiamo nel futuro”. Chiusura con Manuela Piloni, capogruppo del Pd, secondo la quale gli interventi della minoranza sono stati “un processo alle intenzioni”. E anche se “nessuno si scandalizza”, non sono altro che “giudizi ingenerosi”.

 

Equivoci e contraddizioni

Il sindaco Bergamaschi ha bollato come “una contraddizione” il dono ricevuto da Fratelli d’Italia: “mi regalate il libro sul Gattopardo, dite che ‘abbiamo cambiato tutto per non cambiare nulla’ e continuate a citare l’amministrazione precedente. Siete caduti in un equivoco. Questa non è un clone di quella precedente, è un progetto nuovo. L’amministrazione precedente non c’è più”. Ha quindi rivendicato l’autonomia delle scelte e persino citato il Manzoni: “Certo il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare”. Sicuramente memore delle vicende narrate nel capitolo 25 dei Promessi sposi (con don Abbondio al cospetto del cardinale Federico Borromeo), De Grazia ha ascoltato molto attentamente, ma non è parso molto convinto. Forse pensava ai Lynyrd Skynyrd e all’intramontabile riff di Sweet home Alabama.

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