28-05-2025 ore 15:27 | Politica - Melun
di Giulia Tosoni

La città di Melun accoglie il gruppo dei Pantelù: 'Un legame autentico e profondo da 25 anni'

Ci sono viaggi che non si dimenticano. Non per le mete, ma per le persone. È proprio questo che è successo ai Pantelù, accolti con un calore straordinario dalla città di Melun, nel cuore del gemellaggio con Crema, che quest’anno ha celebrato i 25 anni di un legame autentico e profondo. Fin dal primo momento, per il gruppo cremasco è stato come ritrovarsi in famiglia: abbracci sinceri, sorrisi aperti, occhi lucidi di chi sa quanto vale l’incontro tra culture che si rispettano, si cercano e si vogliono bene. L’accoglienza francese è stata generosa, affettuosa, sentita, fatta di parole gentili, gesti premurosi e una straordinaria attenzione per ogni dettaglio. In ogni spazio, nei saluti ufficiali e nei momenti informali, si respirava gioia, allegria e voglia di stare insieme. È stato come attraversare una porta che conduce in un mondo fatto di umanità vera, senza barriere, dove la musica, i sorrisi e la cultura diventano un linguaggio universale.

 

Un legame lungo 25 anni

Il gruppo dei Pantelù è stato protagonista di ogni momento: accolto non come ospite, ma come parte viva e amata della comunità di Melun. Le autorità, i cittadini, i volontari locali: tutti hanno fatto sentire i cremaschi importanti e attesi, ringraziandoli per aver mantenuto viva questa amicizia così preziosa. Non è stata una semplice visita, è stata una festa dell’anima. Un incontro profondo e sincero, che ha toccato il cuore di tutti i presenti. L’allegria era contagiosa, il clima festoso, il desiderio di raccontarsi e ascoltarsi reciproco. A tavola, nelle conversazioni, durante la consegna dei doni – il tradizionale cadeau e il libro “25 anni di un’amicizia senza confini”, in ogni gesto si percepiva la volontà di onorare un legame costruito nel tempo con fiducia, rispetto e affetto. "È difficile spiegare a parole la bellezza di ciò che abbiamo vissuto", commenta Renato Stanghellini: "Siamo tornati a casa con il cuore pieno, grati per un’accoglienza che è andata ben oltre le aspettative. Abbiamo sentito sulla pelle il valore dell’amicizia, quella vera, che non conosce confini. È in questi incontri che si alimenta la solidarietà, si costruisce la pace, si rinsalda il senso di comunità".