28-04-2021 ore 20:30 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. 'Il rendiconto di gestione del 2020 certifica l’indice di virtuosità del comune’

Anche a livello economico il 2020 è stato un anno decisamente fuori dall’ordinario. Il comune di Crema è stato chiamato ad effettuare 11 variazioni di bilancio. Presentando al consiglio comunale il rendiconto di gestione 2020, l’assessore Cinzia Fontana ha sottolineato in più occasioni “l’indice di virtuosità del comune”, in particolare per quanto concerne la tempestività dei pagamenti, la consistenza del fondo cassa e la costante riduzione del debito. Non solo: nel 2026, scadendo i mutui, si liberanno risorse per 2,6 milioni di euro, andando a fornire ulteriore ossigeno alla parte corrente, settore nel quale l’amministrazione cremasca è “tradizionalmente” in sofferenza. Venendo al risultato di amministrazione (24 milioni), l’avanzo disponibile è di 9,683 milioni di euro.

 

Servizi comunali e spese

Hanno particolarmente sofferto i servizi comunali, con minori entrate per circa 2 milioni, compensate dai 3 milioni derivanti dall’entrata straordinaria per la concessione del servizio gas (non incassata nell’ultimo triennio per mancato riconoscimento dell’Iva). Tristissimo il dato della voce in crescita (+260 mila euro), perché riguardante i servizi cimiteriali. Come sottolineato dai revisori e dall’assessore al bilancio, per quanto concerne il fondo crediti di dubbia esigibilità, l’accantonamento è pari al cento per cento dei residui attivi. Tornando all'intercettezza che ha caratterizzato lo scorso anno, parlando di entrate, la previsione iniziale di 35 milioni è salita a 49 per scendere ai 30,6 del consuntivo. Le spese per la mensa e il personale nel 2020 si sono ridotte di 90 mila euro, mentre sono aumentate di 100 mila euro per l’assistenza degli alunni disabili e di 50 mila euro le manutenzioni ordinarie di edilizia scolastica. Nel settore dell’ambiente, l’incremento nella manutenzione del verde è stato di 120 mila euro e di 70 mila euro quello dei servizi legati alla raccolta differenziata dei rifiuti e della sanificazione.

 

Sei milioni di investimenti

Allargando il campo, se l’arrivo della pandemia aveva “inizialmente preoccupato” per quanto concerne la tenuta dei conti, il rendiconto Il 2021 ha portato “serenità” perché “non solo abbiamo fatto il nostro dovere”, andando a tamponare le fragilità nel momento in cui si manifestavano, ma anche e soprattutto “abbiamo messo anche 6 milioni di investimento”. Nel 2020 sono stati investiti 1,153 milioni in ambito scolastico (300 mila per la media Galmozzi, 70 mila per le primarie Braguti e borgo san Pietro, 15 mila per la materna di Ombriano, 98 mila per la scuola dell’infanzia dei Sabbioni). Oltre 170 mila euro per arredi e interventi di adeguamento dovuti al Covid. In ottica futura 86 mila euro per l’incarico di progettazione del nuovo asilo nido e 400 mila per il progetto di rigenerazione del sito universitario di via Bramante.

 

Sport, spazi comuni, cura urbana

Sfiorano i due milioni gli investimenti in ambito sportivo: la parte del leone la fa il velodromo con 1,8 milioni, seguito dall’incarico per il progetto di illuminazione del Voltini (55 mila) e dei vari impianti (31 mila euro). Poco più di un milione per la mobilità sostenibile: dai 611 mila per la manutenzione delle strade ai 316 mila per l’acquisizione delle aree Rfi. Cinquanta mila euro per l’incarico di progettazione dei lavori del ponte di via Cadorna, 48 mila per il progetto della ciclabile per Campagnola. Corposo (666 mila euro) il settore degli spazi comuni, con 397 mila euro per il rifacimento del tetto del centro culturale sant’Agostino, arredi, dotazioni informatiche e l’abbattimento delle barriere architettoniche nella piazzetta del museo (98 mila euro). Veniamo alla cura urbana: il milione di euro di investimenti è stato raggiunto con i 657 mila euro spesi per la riqualificazione degli alloggi Erp, il potenziamento dell’illuminazione puibblica (60 mila), nuove piantumazioni e interventi straordinari al cimitero. Nei prossimi giorni arriveranno i rilievi della minoranza, in particolare per quanto concerne l'avanzo di amministrazione, che secondo il centrodestra andava utilizzato in misura decisamente più significativa.

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