28-03-2020 ore 20:18 | Politica - Roma
di Andrea Galvani

Dpcm: 4,7 miliardi ai Comuni per ‘fornire generi alimentari ai cittadini in difficoltà’

Le misure restrittive in scadenza il 3 aprile non sono state al momento prorogate. "Lo Stato c'è e nessuno sarà lasciato solo”. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in conferenza stampa stasera alle 19.30, ha sottolineato che in Italia tante persone soffrono e c'è chi addirittura ha difficoltà a comprare generi alimentari. Ho firmato un nuovo Dpcm: giriamo 4,3 miliardi ai Comuni, un anticipo del 66% sul Fondo di solidarietà comunale ai quali si aggiungono 400 milioni di euro (con un’ordinanza della Protezione civile), col vincolo di utilizzare queste somme per le persone che non hanno i soldi per fare la spesa. Si tratta in sostanza di un buono spesa agli 8000 comuni per generi alimentari, servizi civili e catena del volontariato del terzo settore".

 

Donazioni non tassate

“Confidiamo che dall’inizio della settimana prossima i sindaci siano nelle condizioni attraverso il terzo settore di erogare buoni spesa o erogare derrate alimentari alle persone sole. Siamo tutti sulla stessa barca, dobbiamo aiutare chi è in maggiore difficoltà. Abbiamo previsto misure per favorire le donazioni. In questo momento non vogliamo tassarle. Chiediamo anzi alla grande distribuzione di aggiungere un 5 o 10 per cento di ulteriore ribasso del prezzo per chi acquista con questi buoni spesa”.

 

Cassa integrazione

Il presidente del consiglio ha ribadito di essere al lavoro “per azzerare la burocrazia, stiamo facendo l'impossibile. La ministra Nunzia Catalfo e l'Inps stanno lavorando senza sosta. Vogliamo mettere tutti i beneficiari della Cassa integrazione di accedervi subito, entro il 15 aprile e se possibile anche prima”. Come annunciato dal ministro dell'economia Roberto Gualtieri, “da domani la nuova misura per Comuni sarà operativa”, mentre il presidente dell'Anci Antonio Decaro ha ribadito come “la priorità dei Comuni sia di rispondere alle richieste dei cittadini”. Definendo i sindaci italiani “prime sentinelle sul territorio”, Conte li ha ringraziati per il lavoro quotidiano.

 

La risposta dell’Europa

Allargando il campo, ha puntualizzato che “la Storia non avverte quando arriva e l’Europa deve dimostrare di essere altezza” ha aggiunto Conte: “nessuno Stato è esente da questo choc. Si tratta di dimostrarsi adeguati a questa emergenza. L’Italia si sta dimostrando consapevole dello sforzo che siamo chiamati ad operare. Mi batterò fino all’ultimo per ottenere una risposta europea rigorosa”. Negativo il parere di Conte e Gualtieri sull’affermazione della presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen e il suo: “non si lavora sui Coronabond”. Per Gualtieri “le parole di Von der Leyen sono sbagliate, mi spiace le abbia dette. C'è uno choc simmetrico sull'economia, serve un Piano Marshall per la ricostruzione”.

 

Scuole e attività produttive

“Ragionevolmente – ha aggiunto Conte – non c’è prospettiva di tornare all’attività ordinaria il 3 aprile. Per le attività produttive è ancora troppo presto. Inizieremo a lavorarci da inizio settimana, il Governo ha adottato questa misura con responsabilità. Prioritaria è la salute dei cittadini. La misura è conveniente dal punto di vista economica, sospendere le attività non essenziali consentirà una rapida ripresa. Stiamo valutando”.

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