27-10-2020 ore 20:15 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema, commissione bilancio. 'Il commercio chiede aiuto: la situazione è drammatica'

La Commissione comunale bilancio, presieduta da Gianantonio Rossi, ha proseguito oggi sotto la guida dell’assessore Cinzia Fontana e la presenza dei referenti delle forze consiliari, le audizioni delle associazioni di categoria in vista dei nuovi provvedimenti volti al sostegno delle attività e delle famiglie di Crema. Giovedì scorso è toccato al settore dell’industria, dell’artigianato e dell’agricoltura (in allegato i dettagli). Oggi è stata la volta del comparto commerciale. In apertura, per la Camera di commercio di Cremona, Maria Grazia Cappelli ha fornito i dati della situazione congiunturale del secondo trimestre 2020; quelli del terzo trimestre saranno diffusi a breve e saranno leggermente migliori. “Nel complesso, dall’inizio della seconda ondata ora in corso, la Provincia di Cremona ha tenuto meglio della media nazionale”.

 

Le percentuali del calo

La manifattura è diminuita del 13 per cento rispetto all’anno precedente, annullando tutti gli aumenti faticosamente recuperati negli ultimi anni dopo la crisi del 2008”. In Regione il calo è stato del 20 per cento, mentre a livello nazionale quasi del 28 per cento”. La nostra provincia può contare su un “forte settore primario” e una “manifattura particolarmente articolata”. Inoltre “l’agricoltura non ha mai smesso di produrre anche se ha subito gli effetti della crisi dei consumi in particolare per il canale dedicato agli alberghi e alla ristorazione”. L’impatto maggiore è stato subito “dal settore ricettivo turistico e del commercio al dettaglio”.

 

Mercato del lavoro

La Ccia ha registrato una “sostanziale tenuta occupazionale grazie agli ammortizzatori sociali”, anche se “emerge una drastica riduzione delle ore lavorate”. Elemento che non rassicura, anzi: “finiti gli effetti degli ammortizzatori sociali ci sarà una crisi occupazionale da gestire”. Il settore agroalimentare ha tenuto, facendo registrare “un calo di circa 6 punti percentuali”. Peggio la siderurgia, con una diminuzione di 10 punti, mentre gli altri settori vanno “dal meno 20 al meno 30”. Eppure “il sentiment degli imprenditori alla fine del secondo trimestre era positivo”. Dato a livello generale, “ben consci che il settore del commercio e della filiera turistico ricettiva hanno invece sofferto e continuano a soffrire”.

 

Capitale umano, istruzione, ricerca

La Camera di commercio si è chiesta “di quale sostegno necessitano le aziende cremonesi”. È emerso che “al di là delle misure di supporto immediate alla liquidità, al reddito, rimangono i problemi di sempre: la carenza infrastrutturale penalizza pesantemente la nostra competitività. Le ingenti risorse dell’Unione europea devono essere usati per costruire strade e ferrovie”. Gli imprenditori richiedono con forza di “ridurre la burocrazia: invece di agevolare intralcia le imprese”. Sono insopportabili “i tempi lunghi della giustizia civile”, seguiti dal “ritardo della digitalizzazione della pubblica amministrazione”, per finire con gli “scarsi investimenti nel capitale umano, nell’istruzione e nella ricerca”.

 

Investimenti e innovazione

In questi mesi la Ccia, insieme a Regione Lombardia ha investito 3 milioni di euro, in particolare “per il sostegno al credito”. Ha direttamente investito “700 mila euro”, accogliendo “306 domande per un totale di 26 milioni di finanziamenti agevolati”. Particolarmente numerose, oltre 100, “le domande sulla digitalizzazione e l’innovazione, per un investimento complessivo di 2 milioni di euro. Tante imprese continuano ad aver voglia di investire, innovare, trovare nuovi mercati e trovare nuove modalità di produrre. È un segnale di speranza”.

 

Turismo e ristorazione

Per Ascom, l’associazione dei commercianti, Dario Silvi ha spiegato che “il commercio è il settore che soffre maggiormente. I commercianti sono concentrati su come sopravvivere. Il nostro, ultimamente è un lavoro più psicologico, per tentare di convincere i nostri associati a resistere. Dopo un momento tragico a inizio pandemia sembrava che qualcosa si fosse mosso ed era tornato un po’ di ottimismo, ora spento da quello che sta succedendo. Bisogna cercare di mettere in campo il maggior numero di risorse possibile. Vanno aiutate le categorie più penalizzate: il turismo, la ristorazione. Hanno bisogno di aiuti concreti. Maggiori difficoltà riguardano il caro affitti. Il Comune può venire incontro con le tasse comunali. Le iniziative del plateatico e delle tasse comunali nella prima fase hanno dato conforto e sono state ben accolte.

 

Micro credito e digitalizzazione

Secondo il presidente di Confcommercio, Andrea Badioni, “sull’intera provincia le amministrazioni hanno risposto bene. Dalla fase precedente di questo periodo nero abbiamo investito molto sul webinar, sulla digitalizzazione per accompagnare le aziende, piccole e micro imprese, ad un cambio di prospettiva, nuovi modi di affacciarsi al mercato”. Passata la buriana è necessario unire le forze per investire sulla “digitalizzazione, l’accesso al micro credito e accompagnare le piccole e micro imprese all’ulteriore crescita”.

 

Sostegno agli affitti

Il quadro generale, ha sottolineato per l’Asvicom Fabiano Gerevini è drammatico e la crisi dura da mesi: “gli associati chiedono principalmente come possano continuare a svolgere il loro lavoro. Come possano tenere aperto”. Le norme cambiano così rapidamente e seguendo logiche così inesplicabili che spesso le associazioni non sanno cosa rispondere. Cercando di fare “da calmiere”, di offrire sostegno per la raccolta e consegna delle pratiche, combattendo con la burocrazia. Sempre più spesso si sentono dire: ‘come facciamo a pagare l’affitto che non ho incassi?’ Al riguardo è stata avanzata la richiesta di “creare un bando ad hoc per gli affitti”. Non solo: “fra 20 giorni siamo di fronte al versamento dell’anticipo delle tasse. Siamo seriamente preoccupati”.

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