27-09-2019 ore 18:52 | Politica - Dalla provincia
di Andrea Galvani

Caso Signoroni ancora aperto: il ricorso della Lega arriva prima della nota di Forza Italia

Prendendo spunto da un pezzo molto noto per pianoforte, possiamo dire che l’amministrazione provinciale vive giorni dispari. Il consiglio provinciale di ieri è stato rinviato al 10 ottobre, ma finché non verrà chiarita la questione dell’ineleggibilità del presidente Mirko Signoroni, sarà complicato che i lavori possano procedere con la dovuta serenità. Se Rifondazione è apparsa molto critica e i Verdi hanno chiesto di agire con grande cautela, è di oggi la nota di Forza Italia: “Siamo stati informati dalla Lega del deposito del ricorso, ne prendiamo atto e attenderemo l’esito. Nel frattempo non si possono ignorare gli unici due atti ufficiali, che sono quelli emanati dai funzionari della provincia: il segretario Nanni e il vice segretario Bonvini. Entrambi affermano che Signoroni è ineleggibile e quindi non può e non deve per la tutela dell’ente, svolgere le funzioni di Presidente”.

 

Regolare funzionamento

Secondo il coordinamento provinciale azzurro, “ignorando i contenuti degli atti che lo dichiarano ineleggibile, Signoroni potrebbe mettere a rischio il regolare funzionamento di un Ente che ha competenze importanti per il nostro territorio. Riteniamo che per la tutela dell’istituzione Signoroni dovrebbe almeno sospendersi dalle sue funzioni, in attesa di un chiarimento definitivo e permettere così all’ente provinciale e al consiglio provinciale di poter emettere atti e delibere legittime, senza il rischio che possano essere dichiarate nulle, con le eventuali azioni civili e penali che potrebbero conseguirne, sia per i funzionari che per i consiglieri. Il suo mandato sarebbe di quattro anni, cosa possono incidere alcuni mesi di sospensione dalle funzioni, per il bene dell’ente provinciale?! Tra l’altro il fatto singolare che Signoroni senza specifiche motivazioni, convochi e revochi il consiglio provinciale senza condividerlo con i consiglieri provinciali legittimamente eletti e inserisca all’odg quando più lo aggrada un punto fondamentale come quello della convalida della sua elezioni, non aiuta a dipanare una vicenda che al contrario si complica ogni giorno di più”.

 

Il ricorso della Lega

Passiamo ora al ricorso presentato dalla Lega. “Malgrado gli assurdi ridimensionamenti decisi dal legislatore nazionale nell’ultimo decennio, tra cui la pessima legge Delrio, l’Ente provinciale mantiene ruoli e competenze fondamentali per il territorio: l’azione amministrativa deve essere solida e trasparente. Riteniamo necessario, alla luce delle notizie sulla presunta ineleggibilità di Mirko Signoroni, fare chiarezza e dissipare le incertezze che, a tutt’oggi, rischiano di bloccare il funzionamento dell’ente per un tempo indefinito, nell’evidente imbarazzo dei consiglieri provinciali. Riconosciamo ovviamente che la campagna elettorale sia stata corretta e leale e che nelle elezioni Signoroni abbia nettamente ottenuto più voti. Tuttavia, qualora le cause di ineleggibilità fossero confermate e non sia quindi possibile convalidarne l’elezione, la Provincia dovrà comunque avere un presidente: in tal caso la proclamazione di Rosolino Bertoni, unico competitor eleggibile che ha legittimamente partecipato alle elezioni pur classificandosi secondo, garantirebbe il funzionamento dell’ente e la regolarità amministrativa di tutti gli atti assunti da ora in avanti”.

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