27-08-2022 ore 11:57 | Politica - Crema
di Gloria Giavaldi

Regionali '23. 'Con il centrosinistra la Lombardia tornerà ad essere la locomotiva d'Italia'

Moderna, sostenibile e solidale. O, in una parola “diversa”. Affinché torni ad essere, davvero, la locomotiva d'Italia, con un trasporto pubblico “efficiente e puntuale e possibilmente gratuito” ed una sanità territoriale “viva e capace garantire, non solo a parole, l'effettiva presa in carico delle persone, con una forte integrazione tra servizio sociale e sanitario”. Questa dovrà essere, secondo il centrosinistra, la Lombardia di domani, a fronte di una situazione attuale che vede impegnata “una giunta stanca, lontana dalla esigenze dei lombardi”. Non hanno usato mezzi termini il consigliere regionale dem Matteo Piloni ed il segretario regionale del Pd Vinicio Peluffo nel corso del dibattito organizzato venerdì sera alla Festa dell'Unità cremasca.

 

Non solo burocrazia

È stata l'occasione per tracciare, incalzati da alcuni giornalisti locali, un bilancio di quanto fatto in regione. E di quanto ancora resti da fare. Per Piloni l'esperienza della consiliatura è stata “positiva, anche se impegnativa, innegabilmente caratterizzata dalla pandemia. Ho cercato di mantenere un contatto diretto con il territorio per far comprendere ai lombardi che regione non è solo burocrazia, ma un ente che può incidere pesantemente e positivamente sulla vita delle persone. L'emergenza pandemica, forse, ci ha permesso di abbattere questa distanza, di capire che regione non è solo il bollo auto da pagare, ma che può fare molto di più. Deve fare molto di più”.

 

Sanità territoriale

Sul versante della sanità, prima di tutto. “Il centrodestra – interviene Peluffo – ha favorito una disintegrazione della medicina territoriale, salvo poi trovarsi, semplicemente perché utile al reperimento dei fondi Pnrr, a tentare una revisione della normativa di riferimento”. Per Piloni, quella della legge 23/2015 è una non riforma, “che non coglie le esigenze delle persone nel segno. Mancano le strutture, ma prima ancora mancano i medici. Non si può pensare di recuperare tutto questo costruendo in breve tempo quattro mura. Serve una visione diversa, che oggi manca, perché la sanità lombarda è da tempo ospedalocentrica e, quando il centro crolla, crolla tutto: la pandemia l'ha dimostrato. Spero a questa regione venga data l'opportunità di cambiare”. Piloni, in vista delle regionali ha rinnovato disponibilità: “credo di poter dare ancora qualcosa, speriamo in maggioranza”.

 

Infrastrutture e ambiente

Migliorie vanno apportate anche “sul sistema dei bandi, per un ente che renda più semplice la vita degli imprenditori. Spesso si lamentano che i sistemi sono lenti, che non ci sono strutture adeguate. Ed è vero: nel 2022 non si può parlare di telemedicina, se le strutture ancora non ci sono”. Ulteriore ambito di sviluppo riguarda le rinnovabili: “la destra, anche ora in campagna elettorale ce lo sta dicendo chiaramente: non le vuole”. Focalizzando l'attenzione sul Cremasco e sul tema delle infrastrutture: “ la Cremona - Mantova non è una priorità, guardiamo al potenziamento dei collegamenti con Milano”. Non si parla di tempi, ma di obiettivi: “il raddoppio della Paullese va completato e bisogna continuare sul progetto della metropolitana a Paullo (o Peschiera). Abbiamo ottenuto fondi ed un accordo con Città metropolitana per lo studio di fattibilità, “non è più una questione annosa senza soluzione”.

 

Sfide elettorali

I temi sul tavolo sono stati davvero tanti, ma alla sfida delle regionali “si penserà in modo pressante dal 26 settembre" chiarisce Peluffo. "Da qualche mese avevamo manifestato la volontà di lavorare sui contenuti, dialogando con forze politiche diverse dal centro destra per creare una proposta condivisa e credibile. Quanto accaduto a livello nazionale ha bloccato tutto e messo in discussione qualche equilibrio. Ora siamo concentrati sulla sfida del 25 settembre che contrappone due diverse visioni di paese, poi metteremo testa sulle regionali, con la volontà di un dialogo aperto con chi dimostra coerenza, non con chi cambia idea ogni due minuti”. In vista delle regionali “sarà necessario alzare il mento, per rendere realmente eccellente il sistema lombardo”. Resta ancora un nodo da sciogliere: quello del nome del candidato presidente. Voci volevano in lizza Cottarelli e Bonaldi, ora impegnati alle politiche. “Poi vedremo” chiude Peluffo.