27-07-2023 ore 11:53 | Politica - Dal cremasco
di Denise Nosotti

Monte Cremasco. ‘Per la scuola primaria niente soldi dal ministero per mancanza di requisiti’

Si ritorna a parlare della scuola primaria di Monte Cremasco. Lo fa la lista Civica ‘Impegno comune’ con il suo leader Moreno Golani. Il gruppo fa la cronistoria di un’operazione che allo stato attuale, e alla luce della documentazione disponibile, sembra non essere andata a buon fine. L’amministrazione comunale - si legge nel documento – aveva partecipato al bando del ministero della pubblica istruzione per la costruzione di nuove scuole mediante sostituzione di edifici finanziato con i fondi del Pnrr. Il Ministero aveva ritenuto la domanda non ammissibile in quanto non risultavano rispettati i requisiti minimi di partecipazione. Contro tale esclusione il Comune di Monte Cremasco era ricorso al Tar del Lazio, il quale aveva rilevato il difetto di motivazione della nota di esclusione e ha annullato il provvedimento del ministero”.

 

Refettorio

Tuttavia - evidenzia il gruppo – il ministero, avviando una nuova ulteriore istruttoria ha confermato l’esclusione del progetto muccese in quanto non in possesso di requisiti minimi di ammissibilità. Nello specifico il ministero avrebbe concesso il finanziamento, attraverso i fondi del Pnrr, solo attraverso la completa demolizione di uno o più edifici adibiti ad uso scolastico “che si presentino meritevoli di sostituzione edilizia”. Perché allora il progetto dell’Amministrazione Stanghellini è stato rifiutato? Perché non ha rispettato le linee di indirizzo poste dal Ministero. Non aveva infatti previsto la demolizione del Refettorio.

 

Ammodernamento possibile

Secondo la lista civica di Golani  “Il comune di Monte Cremasco ha voluto partecipare al bando per i fondi Pnrr senza avere le caratteristiche necessarie, Ci sono però 25 comuni della provincia di Cremona che hanno presentato 38 progetti per l’ammodernamento di edifici scolastici, tutti ammessi per l’edilizia scolastica. Probabilmente una più corretta alternativa, forse meno allettante, ma più attenta al rischio di sperperare fondi pubblici. Ricordiamo che negli anni novanta/duemila la scuola primaria era stata attrezzata di nuovi bagni, di nuove aule e laboratori, la sostituzione degli infissi con vetri termici, realizzato un porticato esterno, l’eliminazione delle barriere architettoniche, oltre ovviamente al refettorio. ‘Impegno Comune’ si augura che questa questione  abbia un esito più favorevole nell’interesse dell’intera collettività”.