27-07-2017 ore 12:27 | Politica - Crema
di Francesco Ferri

Crema 2020. Aggiudicati i lavori alla Geo cantieri. Inizio lavori previsto in autunno

Sarà la Geo cantieri a realizzare il progetto di riqualificazione dell’area in corrispondenza della stazione ferroviaria di Crema denominato Crema 2020. L’affidamento è avvenuto con procedura aperta in forma telematica tramite la piattaforma Sintel di Regione Lombardia, con aggiudicazione mediante il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. L’impresa salernitana ha presentato un ribasso del 40% sull’importo a base di gara di euro 1.412.605,57 Iva esclusa. Decorsi i termini stabiliti dalla legge la ditta sarà convocata per la sottoscrizione del contratto di appalto con il comune di Crema. La durata prevista per l’ultimazione dei lavori è di 380 giorni dalla loro assegnazione, con inizio previsto nella prima metà dell’autunno.

 

L’intervento

Le opere consisteranno nella realizzazione di una stazione per gli autobus con pensiline, nuovi tratti stradali di accesso, piazzale pedonale antistante al fabbricato della stazione e raccordi ciclo pedonali nell’area compresa tra via Stazione, via Palmieri, via Giardino, viale Santa Maria e piazzale Martiri della Libertà. Questo passaggio permetterà di definire il nuovo assetto infrastrutturale dell’area dismessa dell’ex scalo merci ferroviario, al quale seguirà l’avvio di progetti come car sharing elettrico, bike sharing e velostazione, nonché il sistema d’info mobilità finanziato da Autoguidovie.

 

Progetto atteso

"Si stanno perfezionando gli ultimi passaggi burocratici per giungere alla cantierizzazione di un progetto atteso che di per sé varrebbe un intero mandato amministrativo per l'assessorato alla mobilità. Al contempo – commenta l’assessore Fabio Bergamaschi – è una delle azioni maggiormente qualificanti dello sviluppo urbano degli ultimi decenni. Dev’essere solo un nuovo inizio, il presupposto sul quale fondare il paradigma della mobilità sostenibile per l'intero territorio cremasco. Un'azione necessaria per non mancare l'appuntamento con la storia, che impone un ripensamento del modo di concepire la mobilità delle persone, più sensibile al rispetto dell'ambiente e più efficace e rispondente ai bisogni delle persone, grazie all'intermodalità".

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