27-05-2019 ore 11:45 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Elezioni. Bonaldi: “l’Unione resta un ideale, pessima notizia per populisti e sovranisti”

Europee. Vediamo i dati delle 38 sezioni di Crema. Gli aventi diritto al voto sono 26.869, i votanti 17.181 (63,94%), le schede nulle 264, le bianche 120, zero quelle contestate. La Lega con 6.560 voti ha ottenuto il 39,05% dei voti, mentre il Partito democratico, con 4.368 il 26%. Forza Italia ha raggiunto il 10,17% grazie a 1.708 voti, mentre il Movimento 5 stelle l’8.87% con 1.490 voti. Sotto i mille voti troviamo Fratelli d’Italia con 904 voti pari al 5,38%, +Europa con 514 voti (3,06%), Europa Verde con 484 voti (2,88%), La Sinistra con 308 voti (1,83%), Partito comunista 113 voti (0,67%). Sotto i 100 voti ci sono Popolo della famiglia 77 voti (0,46%), Partito animalista 71 voti (0,42%), Popolari per l’Italia 70 voti (0,42%), Casapound 47 voti (0,28%), Partito pirata 37 voti (0,22%), Forza nuova 23 voti (0,14%), Autonomie per l’Europa 23 voti (0,14%).

 

La reazione del sindaco Bonaldi

Veniamo ora alle prime reazioni politiche. Il sindaco Stefania Bonaldi spiega di registrare “commenti scoraggiati ed arrabbiati” e di ritenere che “il voto di ieri fosse europeo, doveva dire se l’Unione è ancora un ideale. La risposta è stata entusiasmante per gli europeisti, pessima per populisti e i sovranisti. È un fatto. La notizia più bella sono i giovani schierati in massa per l’Europa e per l’ambiente. Il futuro è in cassaforte, perché saranno loro a decidere domani e mi pare sappiano bene da che parte andare. Non certo nei cimiteri dell’individualismo”.

 

Fenomeni e patologie locali”
Secondo il sindaco di Crema “restano alcune patologie locali, soprattutto nel nostro Paese, create e alimentate anche dagli spaventosi errori di valutazione del Movimento 5 Stelle, che apre le porte alla cultura fascista, mangiandosi in un anno più della metà del suo elettorato, regalandoli a un pifferaio. Ma di questo non dobbiamo preoccuparci, contro i fascismi siamo attrezzati, senza contare che i fenomeni nel nostro Paese nascono e muoiono nel giro di due anni. Matteo Renzi e Beppe Grillo ne sanno qualcosa”.

 

Aggregare le forze progressiste”
“Quello che conta – sostiene Stefania Bonaldi – è che il Pd, baluardo contro tutte le degenerazioni del sistema, rappresenta oggi un quarto dell’elettorato italiano. Quando c’è una diga solida le piene spaventano meno, perché i fenomeni passano, i baluardi delle istituzioni restano e la democrazia continua la sua bella avventura. Potremmo dire, finché c’è Pd c’è speranza, le urne raccontano che ci sono entrambi, al mio partito, però, chiedo di saper tornare ad aggregare le forze progressiste, riformiste e solidali, ma soprattutto di riaprire gli occhi sulle realtà nascoste, perché la sofferenza investe strati di popolazione sempre più grandi e tocca a noi lenirla, perché i pifferai, sebbene di successo, restano pifferai. Ma l’Europa, per cui votava o ieri, c'è, ed il sentimento europeo pure”.

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