27-04-2015 ore 14:37 | Politica - Crema
di Stefano Zaninelli

Consiglio comunale. Il rendiconto di gestione arriva in sala degli Ostaggi. La seduta convocata a partire dalle ore 17.30

Archiviata l’approvazione del bilancio preventivo 2015, il Consiglio comunale torna in seduta pubblica stasera, alle ore 17.30, presso la sala degli Ostaggi. Primi punti all’Ordine del giorno, le surroghe nelle commissioni consiliari alle dimissioni di Mario Lottaroli (Rifondazione comunista) e l’approvazione del rendiconto di gestione dell’esercizio 2014.

 

Rendiconto

Come segnalato in delibera, ammonta a 8 milioni 292.611 mila euro l’avanzo di gestione per l’anno 2014. Il patrimonio netto è calcolato in 42.769.275 euro: 89.941.008 euro il totale delle attività dell’ente comunale, alle quali vengono sottratti 47.171.732 euro di passività. Per quanto concerne il conto economico, l’esercizio finanziario 2014 ha chiuso in positivo di 40.338 euro. questo, in estrema sintesi, il quadro delineato dalla ragioneria del Comune di Crema.

 

Mozioni

All’Ordine del giorno sono state iscritte 4 mozioni: la prima, presentata dal leghista Alberto Torazzi, in merito alla richiesta di cessazione di Mare Nostrum; nella seconda, Simone Beretta (FI) chiede di ripensare l’incorporazione di Padania acqua Gestione in Padania acqua Spa, oltreché la sfiducia al consigliere delegato Alessandro Lanfranchi; presentata da Emanuele Coti Zelati (SeL), la terza mozione riguarda la proposta di limitazione del gioco d’azzardo giornaliero dalle ore 9 alle ore 22; la quarta mozione, presentata dai capigruppo di maggioranza, esprime il dissenso verso la Legge regionale 62, in materia di pianificazione delle attrezzature per servizi religiosi.

 

Interrogazioni

Prima interrogazione iscritta all’Ordine del giorno riguarda i dubbi del Nuovo centrodestra in merito alla coprogettazione. A questa s’aggiunge l’interpellanza di Antonio Agazzi (Servire il cittadino), in merito alla presunta assenza di Polizia municipale all’entrata ed uscita da scuola in prossimità dell’istituto Sraffa e del liceo Munari. Di Agazzi anche la terza interrogazione, rispetto alla strategia di sfruttamento dei fondi emblematici della fondazione Cariplo.

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