27-02-2023 ore 17:06 | Politica - Crema
di Rebecca Ronchi

Primarie Pd. Bonaldi: ‘Elly Schlein, le rivoluzioni si possono fare con competenza e gentilezza’

“Oggi in tante e tanti ci siamo svegliati con un sorriso che mancava da tempo”. Come spiega Stefania Bonaldi, “le primarie del Partito Democratico sono state un vitale esercizio di democrazia, unico nello scenario politico nazionale, di cui dobbiamo andare orgogliosi. Se un partito coltiva la democrazia garantisce l’intero Paese, perché di questo si tratta, di un partito e non solo di una persona, perché Elly non cederà alla tentazione del partito personale, possedendo una cultura genuinamente democratica”.

 

Politica progressista

“La sua vittoria – prosegue Bonaldi - è una conseguenza logica, lo sanno bene coloro che, come la sottoscritta, l’hanno accompagnata nella realtà situata, viva, ricca di persone in carne e ossa, sedotte dalla sua capacità di ascoltare genuinamente, non come posa per lucrare benevolenza. La politica progressista non si fa in dad, si fa in presenza, Elly lo testimonia da tempo. Quando abbiamo organizzato, con sole 24 ore di preavviso, l’iniziativa di Gussola, in una serata da lupi abbiamo riempito la Casa del popolo con 200 persone. Militanti, certo, ma anche tanti delusi dalla politica del Pd di questi anni, così come tante persone già impegnate nel civismo e nel sociale, giovani, che hanno deciso di vincere la diffidenza e la distanza dal Partito democratico proprio sulla spinta impartita da questo nuovo stile”.

 

Prossimità e servizio

“Una forza ed un’energia che si sono diffusi in modo capillare, posso testimoniarlo anche da coordinatrice nazionale della rete delle amministratrici e degli amministratori per Elly, popolata di sindaci e sindache di città medie, piccole e borghi, nonché una platea di assessore ed assessori, consiglieri comunali e di circoscrizione, di ogni classe demografica e di ogni provenienza geografica, espressione della più genuina politica di prossimità e di servizio. Una mano tesa, pulita, piena di contenuti chiari, di un’idea di partito precisa, di un’identità nitida. Una proposta fondata sui pilastri della giustizia sociale ed ambientale, della lotta alle diseguaglianze e alla precarietà, del solidarismo, dei diritti civili e sociali fortemente saldati e connessi, perché chi li tiene divisi, di solito vuole indebolire entrambi. Poi la scommessa su donne e giovani, troppo spesso esaltati a parole, ma rimasti schiacciati dalle logiche patriarcali e di cooptazione, sia nel partito che nelle candidature per i ruoli istituzionali”.

 

Spinta al cambiamento

“L’affermazione di Elly Schlein rappresenta molte cose. Innanzi tutto, un grido d’aiuto, quindi una spinta a un cambiamento poderoso, nei comportamenti, però, prima ancora che nelle parole. Una domanda di discontinuità radicale, sia anagrafica, che di personale politico e ancora contenutistica. A tutto questo si associa una enorme responsabilità, perché si può rinnovare senza rottamare, senza fare i bulli, ma proponendo valori su cui convergere genuinamente. Le rivoluzioni si possono fare con la gentilezza, il tempo degli avventurieri si è chiuso, occorre creare le premesse perché non torni”.

 

A Crema netta vittoria

“Anche a livello locale la vittoria è netta. Sono contenta di questa sintonia con l'elettorato palesata dagli esiti di Crema col 67% e di tutta la nostra provincia, con il 61% del sostegno ad Elly Schlein, quando le principali figure istituzionali e del partito erano schierate con la mozione di Stefano Bonaccini. La stessa dissonanza che si è avvertita a livello nazionale tra la politica “dentro” e quella “fuori”, fra le quali il ponte che si è creato deve diventare un’autostrada, che consenta di alimentare di passione, energie, talenti questo nuovo corso del Partito democratico, al quale, questo è l’invito, occorre tornare ad iscriversi per incoraggiare e partecipare al cambiamento che, lo abbiamo visto, “parte da noi”.