27-01-2022 ore 12:40 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. ‘Fare memoria: osservare e prendere posizione con senso di responsabilità’

Stamattina in piazza Istria e Dalmazia la città di Crema ha celebrato la Giornata della memoria. Presenti i rappresentanti dell’arma dei carabinieri, della guardia di finanza e della polizia di Stato e locale, oltre alle associazione combattentistiche e al comitato di promozione dei principi della Costituzione. Come sottolineato dal sindaco Stefania Bonaldi, anche “una piccola ma significativa rappresentanza delle tre scuole medie della città: Abbado, Galmozzi e Vailati”. In questa occasione gli studenti hanno realizzato un video reso pubblico dall’amministrazione. Per il sindaco “nel Giorno della memoria non si ricordano solo fatti orrendi accaduti novant’anni fa, non è un puro esercizio di memoria. Può essere rassicurante per tutti noi collocare il nazismo in un tempo definito, tanti anni fa, quando né voi né io eravamo ancora nati. È una operazione che ci consente di relegarlo in un tempo remoto; può far comodo ricordarlo come una fase buia, disumana, tragica della nostra storia recente, e poi tutto finisce lì”. Fra il 1933 e il 1945 sono morte circa 17 milioni di persone “come risultato dell’impianto messo in atto dal regime nazista”.

 

L’attualità

Eventi che paiono “lontani, che non ci appartengono, distanti dalle nostre vite e da quelle di chi ci vuole bene. In realtà è una finzione, forse lo facciamo per proteggerci, ma non è negando la realtà che essa non accade. Perché accade. Perché fenomeni analoghi a quelli di quegli anni continuano ad accadere, anche nella nostra realtà di tutti i giorni”. La cronaca degli ultimi giorni ha dato notizia di violenze nei confronti di ragazzi di 12 e 15 anni, picchiati perché “ebrei” o “gay”. Come ricordato dal sindaco di Crema, “di fronte a fatti come questi occorre sempre domandarsi, tutti, cosa non ha funzionato”.

 

 

Il comportamento quotidiano

“La Giornata della Memoria ha un senso solo se interpella le nostre vite in profondità: pensiamo ai tempi del nazifascismo e interroghiamoci sul nostro comportamento attuale e proviamo a immaginarlo nello scenario di quegli anni. Vale ovviamente per i giovani ma anche per gli adulti. Se sono razzista, se penso che l’omosessualità sia una malattia, se esulta perché affonda un barcone nel Mediterraneo, se chi è diverso da me mi dà fastidio, se sostengo formazioni politiche che mantengono legami culturali o comportamentali con movimenti fascisti, se dentro di me abitano sentimenti antisociali, allora non è poi così impossibile pensare che 90 anni fa io sarei stato dalla parte dei nazisti. Fare Memoria significa soprattutto osservare e prendere posizione, per allora e per oggi, e cogliere il possibile effetto di ogni azione compiuta e di ogni parola detta da noi, oggi, che ha riflessi sulle esistenze di chi ci è vicino e di chi ci è lontano". In chiusura il sindaco ha ringraziato "per l'impegno di oggi e per quello che ancora farete per dare un senso alla Memoria, con questo tipo di riflessione e consapevolezza”.