26-11-2022 ore 16:30 | Politica - Montodine
di Denise Nosotti

Montodine ricorda le donne vittime di violenza e invita ad educare all'affettività anche a scuola

Mutuando una frase dell’ex presidente Onu Kofi Annan, il comune di Montodine, guidato dal sindaco Alessandro Pandini, ha manifestato, venerdì 25 novembre, contro la violenza di genere. ‘La violenza contro le donne - diceva il numero uno delle Nazioni unite - è una delle più vergognose violazioni dei diritti umani’. Le consigliere di maggioranza e minoranza hanno proposto un’installazione nella piazza del paese per commemorare le donne che hanno perso la vita. Una, panchina vuota. Una sedia vuota. Sono comunque sempre ‘posti occupati’, segno dell’esistenza singolare di ogni vittima, che è stata privata del suo esistere. Sono 104 le donne uccise quest’anno nel nostro paese per mano di un marito o ex partner.

 

Fenomeno in crescita

Questo crimine non diminuisce, anzi, aumenta di anno in anno e in Lombardia è cresciuto del 13 per cento. Troppo spesso si consumano in famiglia e nella maggior parte dei casi l’omicida è il coniuge, il fidanzato, il compagno, l’amante: possiamo dire stragi annunciate. Situazioni di pericolo spesso segnalate con denunce da parte delle stesse maltrattate, casi di violenze conosciute da familiari, amici, vicini di casa, ma ignorate; ci fanno pensare che ci sia una sottovalutazione della violenza intrafamialiare. Per affrontare questo fenomeno occorre un profondo cambiamento culturale che riconosca la dimensione della violenza di genere e la disparità di potere nel lavoro, in famiglia, in politica e nella stessa società. Pertanto bisogna partire dal sistema educativo scolastico, educare all’affettività.

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