Crema. Crescono le adesioni al Comitato per l'uso pubblico della scuola di CL. La prossima settimana inizierà la raccolta firme
"Nonostante le esternazioni del presidente della Provincia Massimiliano Salini, prosegue con sempre maggior determinazione e forza il lavoro del Comitato per l'utilizzo pubblico della scuola di CL che continua ad avere sempre più adesioni". Come spiegano i promotori della raccolta firme per 'trasferire il costruendo polo scolastico di San Bartolomeo nell'area del cosiddetto campus Valcarenga' "hanno firmato l’appello oltre all’ex sindaco di Crema Claudio Ceravolo, altri cinque primi cittadini del cremasco, un altro dirigente scolastico e numerose personalità della società civile, culturale e politica.
Il confronto
Il Comitato si è confrontato, in un ampio e articolato incontro, con le organizzazioni sindacali confederali provinciali e del settore scuola. Erano presenti per la C.G.I.L. Donata Bertoletti e Rita Brambini della segreteria provinciale e Simona Mele segretario generale della F.L.C., mentre la C.I.S.L. era rappresentata da Monica Monfredini della segreteria provinciale e da Salvatore Militello segretario della C.I.S.L. scuola.
La delegazione
La delegazione del Comitato era composta dai docenti di ReteScuole Crema Claudio Patrini, Iris Campostori e Anna Mainardi, per SEL da Alvaro Dellera, coordinatore circolo Crema e Cremasco ed Anna Rozza, per il Partito della Rifondazione Comunista da il consigliere comunale Mario Lottaroli e Anna Mostosi, per il Movimento Cinque Stelle Cremasco da Franco Graziano, per il Comitato in difesa della Scuola Pubblica da Alessio Maganuco.
Lo spreco e lo sfregio
Ai rappresentanti sindacali è stata illustrata la storia dell’area Valcarenga, la situazione economica finanziaria che si è venuta a creare, i punti principali dell'appello del comitato e le motivazioni che hanno portato una significativa parte della società civile e politica Cremasca "a mobilitarsi contro lo spreco di danaro pubblico e lo sfregio ambientale".
L'ecomostro
Il Comitato critica l'operato della provincia di Cremona che, "anziché completare un’opera incompiuta come la scuola di Cl ai Sabbioni è orientata a spendere una cifra maggiore, abbandonando un eco-mostro sul nostro territorio. Oltretutto questa scelta avrebbe pesanti ripercussioni economiche e occupazionali, infatti molti fornitori locali non ottenendo subito un rientro almeno di una parte dei loro crediti, fallirebbero licenziando molti lavoratori cremaschi".
La raccolta firme
Secondo quanto riferiscono i promotori dell'iniziativa "i rappresentanti sindacali hanno mostrato molto interesse ad approfondire la questione, ponendo moltissime domande, per questo chiederanno un incontro urgente al presidente della Provincia di Cremona e al sindaco di Crema. Intanto il Comitato inizierà a raccogliere le firme a supporto dell'appello presso i cittadini".