Caccia, apre la stagione. Stefania Bonaldi: ‘provo tristezza e rabbia, andrebbe abolita’

Riprende ufficialmente l’attività venatoria in provincia di Cremona. La materia è delicata e porta con sé differenti visioni. Va sottolineato che nell’aprile del 2019 l’amministrazione comunale di Crema ha approvato un Regolamento per il benessere animale. Sul tema la visione è molto chiara: “promuovere nel sistema educativo dell'intera popolazione il rispetto degli animali e il principio della corretta convivenza”. Il regolamento “individua nella tutela degli animali uno strumento finalizzato al rispetto e alla tolleranza verso tutti gli esseri viventi e, in particolare, verso le specie più deboli”.

“Tristezza e rabbia”

Al riguardo va sottolineata la presa di posizione del sindaco: “Ogni anno alla ripresa della attività venatoria provo una grande tristezza e rabbia, perché ritengo che la caccia non abbia più alcuna ragion d'essere e che andrebbe abolita”. Secondo Stefania Bonaldi “è uno dei tantissimi esempi del nostro rapporto sbagliato col mondo animale, di cui ci riteniamo, a torto, padroni e dominatori. Basti pensare a come vengono allevati gli animali in certi allevamenti intensivi, ma noi preferiamo chiudere gli occhi e non farci troppe domande allo scaffale del supermercato o quando ci sediamo a tavola”.

“Deroga aberrante e immorale”

Il sindaco di Crema ricorda che “la normativa Ue prevede obbligatoriamente lo stordimento preventivo degli animali prima della macellazione, ma una deroga legislativa autorizza le comunità islamiche ed ebraiche a non osservare tale obbligo. Queste culture prescrivono che gli animali siano macellati senza preventivo stordimento al fine di essere coscienti nel momento dell’uccisione che avviene recidendo trachea ed esofago. Personalmente trovo che nessuna libertà di culto possa ledere i diritti degli animali e trovo anche questa deroga aberrante e immorale. Credo che il nostro rapporto col mondo animale sia da rifondare completamente”.