26-09-2018 ore 09:32 | Politica - Dall'italia
di Andrea Galvani

Prolungamento M3 da san Donato a Paullo, ora tocca ai Cinque stelle: 'parta lo studio'

Essendo un problema non risolto continuamente si ripresenta. Ovviamente in peggio. Il prolungamento della linea 3 della metropolitana, da san Donato a Paullo, avrebbe dovuto essere realizzato da decenni. Eppure tutte le occasioni sono state buone per continuare ad alimentare il trasporto su gomma, l'incidentalità e l'inquinamento, intercettando e sublimando ogni volta l'indignazione di pendolari e residenti. Cavallo di battaglia di una mezza dozzina di Comitati e partiti, per tacere delle decine di esponenti della società civile e amministratori locali, da sprone alla 'lotta' in difesa dell'ambiente e della qualità della vita dei cittadini, ne è divenuto un incubo quotidiano. Le condizioni del trasporto pubblico locale sono imbarazzanti. Ora è il turno del Movimento 5 stelle. Il consigliere regionale Marco Degli Angeli sintetizza così la posizione dei pentastellati lombardi: “sì al trasporto su ferro, no al bus rapid transit”.

 

Lo studio di fattibilità arenato

“Risale a Dicembre 2017 la Delibera regionale per co-finanziare lo studio di fattibilità sul potenziamento del trasporto pubblico nella tratta S. Donato – Paullo che collegherebbe Milano all’asse Paullese ma ad oggi tale studio non è ancora avviato per la mancata adesione alla compartecipazione di alcuni Comuni alle coperture finanziarie dello stesso nonché per l’inascoltata richiesta di stralciare dallo studio gli scenari relativi al trasporto su gomma. Mentre si moltiplicano le dichiarazioni di politici locali, nel mese di luglio grazie ad una serie di accessi agli atti del M5S presso Regione e Comune di Milano relativi allo studio di fattibilità tecnica ed economica, si era riacceso improvvisamente l’interesse. Il 20 luglio i sindaci dei comuni coinvolti si sono riuniti per sbloccare l’accordo, purtroppo tuttora arenato”.

 

Il bus rapid transit

“Alcuni Comuni interessati al progetto – aggiunge il consigliere regionale M5s Nicola Di Marco – sono preoccupati dal fatto che lo studio di fattibilità contempli anche l’obsoleto scenario del trasporto su gomma, ovvero il bus rapid transit, che di fatto è alternativo al prolungamento della metro fino a Paullo. Se Regione e i Comuni dovessero optare per la realizzazione del bus rapid transit, di fatto ciò equivarrebbe a rimandare alle calende greche il prolungamento della metro”. In sostanza, i Cinque stelle chiedono che si consideri solo il trasporto su ferro: “più efficiente, veloce, sicuro, meno inquinante”.

 

Dossier delle opere prioritarie

Il prolungamento della metro, spiega il cremasco Degli Angeli, è un tema affrontato col ministro dei trasporti Danilo Toninelli: “a luglio gli è stato consegnato un dossier con le opere prioritarie per la Lombardia tra cui i prolungamenti delle metropolitane. Mentre noi, e anche diversi amministratori locali, portiamo avanti questa linea, contemporaneamente negli ultimi mesi si sono susseguite dichiarazioni di esponenti della giunta milanese e di Città Metropolitana, fra i quali l’assessore Censi, a favore del bus rapid transit, che invece noi consideravamo e continuiamo a considerare un’alternativa obsoleta e non risolutiva rispetto al trasporto su ferro”.

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