26-05-2020 ore 12:47 | Politica - Monte Cremasco
di Claudia Cerioli

Monte Cremasco. Periodo estivo, cosa fare con i bambini? La proposta di ViviAmonte

Il gruppo di minoranza ViviAmonte, composto da Francesca Montana e Piercarlo Leoni, ha inviato una lettera all’amministrazione comunale di Monte Cremasco, guidato dal sindaco Giuseppe Lupo Stanghellini e alla parrocchia per sensibilizzare su un problema, che durante l’estate, diverrà fondamentale: la gestione, da parte di molte famiglie lavoratrici, dei figli che sono a casa da scuola e che non possono usufruire di iniziative quali Grest o campi estivi. Il gruppo vorrebbe istituire un tavolo per poter discutere di possibili progetti futuri.

 

Area feste e area scolastica disponibili

“Da gennaio avevo avviato un progetto in collaborazione con l’associazione Mens sana in corpore sano da dedicare ai ragazzi. Tuttavia – ha risposto il sindaco Lupo Stanghellini - la pandemia ha costretto a rivedere tutti i programmi e per questo, sempre con la stessa associazione, stiamo valutando in che modo poter utilizzare, con tutte le norme di sicurezza del caso, l’Area Feste e alcuni spazi della scuola”. L’amministrazione si è dichiarata comunque pronta a vagliare eventuali altre proposte. Intanto il gruppo di ViviAmonte ha impostato il progetto Restiamo Insieme - a giusta distanza, per dare supporto alle famiglie in difficoltà, con servizi educativi e formativi. L’obiettivo è permettere a bambini e ragazzi di riprendere le attività di socializzazione e aiutarli nello svolgimento delle attività scolastiche estive. Questo potrebbe prolungarsi fino a settembre, quando cioè dovrebbero riaprire le scuole.

 

Attività formative e ludiche

Il tutto garantendo il rispetto delle procedure di sicurezza delle persone e degli ambienti. Sono ipotizzate pertanto nel progetto, attività ed esperienze aggregative, ludico-ricreative, sportive, culturali e di sostegno scolastico realizzate in piccolo gruppo, garantendo la partecipazione alle attività anche ai minori certificati per i quali potranno essere previsti interventi individualizzati e personalizzati. “Restiamoinsieme” potrebbe essere costruito in accordo e condivisione con i soggetti gestori delle attività che sono state interrotte in occasione dell’emergenza Covid, quali per esempio le associazioni sportive del paese, la parrocchia, i volontari e il comune. Gli spazi deputati sarebbero la scuola, l’area feste, la biblioteca, il centro parrocchiale e l’oratorio.

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