26-04-2023 ore 09:32 | Politica - Casale Cremasco
di Claudia Cerioli

Casale Cremasco, festa di Liberazione: 'libertà, uguaglianza e indipendenza sono intoccabili'

Martedì 25 aprile l’amministrazione comunale ha reso omaggio alla festa della Liberazione. Dopo la celebrazione della messa in piazza da parte del parroco don Giambattista Scura, un corteo con il sindaco Antonio Grassi, lo stesso parroco, il maresciallo dei carabinieri, Nicandro Zona, l’ex alpino Valentino Cattaneo e il consigliere comunale Antonio Bisleri, ha raggiunto il monumento dei caduti dove è stata deposta una corona d’alloro. Don Scura ha impartito la benedizione e il sindaco ha pronunciato un breve discorso.  “Il 25 aprile – ha sottolineato Grassi – è il giorno in cui si commemora la liberazione dell’Italia dal nazifascismo e l’inizio di un percorso, che ha condotto al referendum e traghettato l’Italia dalla monarchia alla repubblica e alla Costituzione. È un appuntamento per celebrare e rendere onore a coloro che hanno contribuito alla Liberazione.  Alle donne e agli uomini della resistenza, ma anche a tutti quelli che hanno partecipato a renderci più liberi”.

 

‘Diritti non trattabili’

“Questo riconoscimento non deve limitarsi a un mero esercizio di memoria, ma a una testimonianza costante e fattiva. Ecco allora la domanda che oggi mi pongo e vi pongo: i valori che hanno portato alla Liberazione, costata dolore e morte, sono tuttora rispettati? La mia risposta, purtroppo, è no. Quei valori, troppo spesso, sono stati dimenticati e, altrettanto spesso, sono stati anche calpestati e offesi. A  quasi 80 anni dal 25 aprile, che ci ha liberato da una dittatura e ha dato inizio a un nuovo periodo della nostra storia, è indispensabile riaffermare che libertà, uguaglianza, democrazia e indipendenza sono intoccabili e non barattabili. È indispensabile riconfermare che l’osservanza dei valori sui quali è fondata la Costituzione è inderogabile. È indispensabile ribadire che la centralità della dignità della persona, la giustizia sociale, il rispetto dell’ambiente, il ripudio della guerra sono irrinunciabili”.

 

Manifestazione a Vidolasco

Grassi ha sviluppato ciascuna delle quattro problematiche citate e inviato i cittadini alla partecipazione. “Se crediamo che il 25 aprile non si limiti a un giorno combattiamo il principale nemico della democrazia, il più subdolo perché non è considerato tale. Combattiamo l’indifferenza. Quell’indifferenza che fa sì che ci fa delegare agli altri scelte che condizionano la nostra vita. Quell’indifferenza che ci fa voltare dall’altra parte. Quell’indifferenza che ci fa dire: non è un mio problemaQuell’indifferenza che fa disertare le urne. Quell’indifferenza che fa disinteressare alla gestione del bene comune”. Il sindaco ha concluso: “Il 25 aprile deve spingerci a rafforzare in noi la convinzione di scegliere, di stare sempre dalla parte della giustizia e della libertà. Di testimoniarle con i fatti ogni giorno in pubblico e in privato. Il nostro 25 aprile deve proseguire ogni giorno con una resistenza quotidiana e convinta per imporre quegli ideali che il 25 aprile ci ha trasmesso”. Sono stati letti i nomi dei caduti ed è stato osservato un minuto di silenzio per i morti per la Liberazione, ma anche per quelli di tutte le guerre attuali e passate. Le note del silenzio e l’inno italiano hanno concluso la cerimonia. La manifestazione si è ripetuta a Vidolasco con Antonio Rovida, assessore ai servizi sociali.

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