25-12-2012 ore 16:57 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema, intervista a Stefania Bonaldi. Nel futuro di Crema "Pierina restituita alla città e banda larga ovunque". Il canile a Castelleone, il punto sulle caserme e su don Inzoli...

I primi mesi sono stati piuttosto movimentati: le intemperanze di Sel, la contestata nomina di Piloni, le dimissioni di Corlazzoli. Guardando indietro cosa pensa di quel periodo? C'è qualcosa che col senno di poi non farebbe?
"Non possiamo rovesciare la freccia del tempo, come ricorda sempre un mio amico, dunque non posso rispondere alla sua domanda. Certo, dopo un inizio così adesso sento che la mia pelle è diventata dura come quella di un coccodrillo. Magari non sarà molto femminile, ma mi ci sento bene".

I maligni sostengono che lei abbia la mania del controllo. E' una perfezionista? E soprattutto, pensa sia una connotazione negativa?
"Non credevo che essere perfezionista fosse un difetto per un amministratore pubblico e neppure che l’esercizio del controllo, della cosa pubblica, fosse censurabile. I maligni non amministrano le loro famiglie come amministrerebbero il bene comune, perché altrimenti non avrebbero una famiglia".

Il consiglio comunale è sempre deserto. I cittadini non partecipano alle sedute, perché? Fiducia o mancanza di interesse? La Giunta itinerante funziona?
"I cittadini andiamo a trovarli a casa loro, ecco perché possono fare a meno di venire in consiglio. Inoltre ricordo che abbiamo introdotto lo streaming nemmeno tre mesi dall’insediamento, quindi chiunque può assistere al consiglio anche da casa. In ogni caso i cittadini possono confrontarsi viso a viso con la Giunta nei quartieri, mandano mail e ricevono risposte e mi pare che le informazioni siano soddisfacenti".

In consiglio comunale replica con grande dovizia di dettagli alle interrogazioni e legge sempre i suoi interventi. Insomma, è sempre molto preparata. Permetta una battuta: nell'era della revisione della spesa, quanti straordinari fa? L'assessore Saltini ne è informata?"
Il dilettantismo nell’amministrazione degli enti locali è stata la vera iattura del nostro paese, ora arranchiamo soprattutto per questa ragione. Si mi preparo, i consigliere che presentano interpellanze rappresentano l’interesse collettivo, questo non bisogna mai dimenticarlo. Non si possono deridere o trattare con arroganza. E’ vero che qualcuno sembra avere voglia di dire “io esisto”, ma anche in questi casi faccio la mia parte, con la stessa applicazione…e poi, gli straordinari del sindaco non costano nulla alla cittadinanza, Morena Saltini può stare tranquilla!!"

I temi discussi in Aula degli Ostaggi sono troppo dispersivi? O ritiene corretto che anche una città delle dimensioni di Crema discuta ed esprima il proprio parere su questioni nazionali o internazionali?
"Noi siamo degli amministratori locali, ma siamo anche, visto che siamo sotto Natale, i tralci di un enorme vitigno, che è il Paese intero. Per usare un’espressione di Luigi Sturzo, la città è una comunità naturale, sorge dal basso, e lo Stato la deve riconoscere, un processo che diventa virtuoso se la periferia e il centro sono una sola cosa".

E' vero che la città è poco sicura? La crisi economica aumenta i contrasti sociali; senza scadere nella propaganda o nel populismo, come si può ovviare a questa situazione?
"Tempo fa un sociologo di cui non ricordo il nome aveva detto che nei prossimi anni avere una casa a piano terra sarebbe stato un problema, un’esagerazione forse, tuttavia è evidente che l’insicurezza economica incrementa il conflitto sociale. L’antidoto è ricordarsi, tutti quanti, che nessuno è un’isola. Impossibile godersi il benessere quando qualcuno urla perché ha fame. La solidarietà, pubblica e privata, è l’antidoto. Noi abbiamo incrementato potentemente l’attenzione nelle zone grigie del bisogno, ma se i cittadini non ci accompagnano sarà una lotta impari".

Potesse scegliere e avesse le risorse adeguate, quale progetto vorrebbe realizzare per Crema?
"Vorrei portare avanti l’intuizione progettuale sugli Stalloni, superare la barriera ferroviaria di Santa Maria e restituire alla città, alle famiglie e ai giovani, l’area ludico-ricreativa della Pierina. Eppoi, servizi on line, informatizzazione al massimo in città e banda larga ovunque".

A livello amministrativo il 2013 che anno sarà?
"Sarà un anno impegnativo; il primo gestito interamente dalla nostra Amministrazione: nel Bilancio che verrà approvato dovranno necessariamente trovare spazio alcuni dei progetti che hanno caratterizzato la nostra campagna elettorale, per i quali i cittadini ci hanno scelto".

Tre progetti del centrodestra: caserme dei vigili, commissariato e canile. A che punto siamo?
"Circa le caserme, occorre molto realismo. Non solo non abbiamo risorse né è pensabile aumentare l’indebitamento in capo a SCRP (che aveva avuto il mandato per lo studio di fattibilità), ma recenti disposizioni in tema di spending review stabiliscono che gli Enti Locali possono concedere alle Amministrazioni dello Stato, per finalità istituzionali di queste ultime, l’uso gratuito di immobili di loro proprietà. Questo rischia di compromettere in maniera seria la possibilità che siano i Comuni a realizzare queste opere, correndo poi il rischio di vedersi negati anche i canoni di affitto. Sono comunque in corso contatti per mettere a disposizione immobili di privati. Riguardo al canile, le ultime notizie condivise con i sindaci sembrano condurre a una soluzione favorevole per la realizzazione di una struttura a Castelleone.

Tra pochi mesi sceglieremo i rappresentanti di regione e del governo. Cosa chiede ai futuri amministratori?
"Meno discorsi e rigorosa preparazione, la crisi non si vince con la parole, abbiamo bisogno il genio delle idee, ma anche di gente capace di guadagnarsi lo stipendio da pubblico amministratore lavorando il triplo di quanto non facesse in precedenza".

Impossibile non fare una domanda su don Mauro Inzoli: era davvero agli arresti domiciliari? La sentenza della Congregazione per la Dottrina della Fede ha appurato uno dei cosiddetti 'graviora delicta'. Crede corretto che la Chiesa non sia chiamata a fornire tutti gli elementi necessari alla magistratura italiana?
"Inutile dire che don Inzoli è lontano da sempre dalla mia cultura, questo è noto da molto prima che diventassi sindaco. Detto questo, credo sia indescrivibile dovere passare per certe strettoie, fatto salvo che ognuno deve rispondere per le proprie responsabilità. Gli italiani devono essere uguali davanti alla legge, ci sono genitori ed educatori rovinati da semplici sospetti infamanti, questo dice molto riguardo al mio punto di vista. Mi pare che il sacerdote abbia appellato il provvedimento, dunque attendiamo con rispetto e ci auguriamo che sia stato un abbaglio, per il bene di tutti. In caso contrario, spero sia lo stesso interessato a mettersi a disposizione della magistratura, è una questione di condivisione e di carità verso quei cittadini che in casi analoghi pagano il loro prezzo. Evitiamo anche l’accanimento, proprio per non innescare la mistica della persecuzione, che sarebbe letale, proprio perché impedirebbe a chi deve riflettere seriamente di farlo. Come già ho avuto modo di dire, sono sicura che quando il senso critico nei gruppi umani funziona bene e con coraggio, si dà una mano anche ai propri riferimenti, religiosi o politici che siano".
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