25-09-2020 ore 20:25 | Politica - Città
di Andrea Galvani

Commissione intercultura, il regolamento. Crema, 'dalla tolleranza alla cittadinanza'

Nella riunione della commissione politiche sociali del prossimo 5 ottobre si discuterà del Regolamento per il funzionamento della commissione intercultura. Documento che “definisce i rapporti con l’amministrazione comunale”. Dopo il passaggio in commissione è presumibile ritenere che verrà a breve portato in consiglio comunale per l’approvazione. Frutto di un lungo e articolato percorso, è composto da otto articoli; si prefigge l’obiettivo di “garantire il benessere di tutta la comunità”, cercando di perseguire “obiettivi di integrazione sociale e culturale” e di “combattere le barriere culturali, originate dalla compresenza di più culture sul territorio, alimentate a volte dalla scarsa conoscenza reciproca e dal pregiudizio”. In premessa viene indicato come la società sia “in continuo cambiamento, più frammentata e complessa” e la volontà di operare per “superare il senso di distacco e di “estraneità” reciproca che perdura anche a distanza di anni dall’arrivo nella nostra città di gruppi culturali diversi”.

 

Discriminazioni, diritti e doveri

Tra le finalità la promozione e valorizzazione delle opportunità create “dall’incontro tra le diversità, affrontandone anche gli aspetti di criticità”. Verranno quindi organizzate varie iniziative “per favorire l’inserimento paritari”, per prevenire o “rimuovere ogni forma di discriminazione, culturale, religiosa, politica, economica/sociale, così come garantisce l’art.3 Costituzione Italiana”. Non solo: saranno messe in campo “azioni finalizzate a garantire ai cittadini e alle cittadine una corretta e adeguata conoscenza dei propri diritti e doveri”. Verranno sviluppate occasioni per aumentare la conoscenza e il rispetto “dei caratteri culturali delle popolazioni di diversa provenienza geografica e a favorire, da parte loro, la conoscenza della cultura locale”.

 

Dalla tolleranza alla cittadinanza

“Educando alla convivenza negli spazi di vita comuni”, la Consulta cercherà di “sviluppare la capacità di avvicinarsi a abitudini diverse, con la curiosità di osservare senza giudicare”. Sarà particolarmente impegnata nel sottolineare “i diritti e le pari opportunità delle donne favorendo la loro formazione e partecipazione alla vita pubblica, indipendentemente dalla cultura di origine, in conformità dell’art.51 della Costituzione Italiana”. Tanto sfidante quanto decisivo l’obiettivo di “avvicinare i nuovi cittadini alla vita amministrativa e sociale perché diventino cittadini consapevoli e solidali con tutta la comunità per superare il concetto di tolleranza e sostituirlo con quello di “cittadinanza”.

 

Competenze

Organismo apartitico potrà esprimere pareri su atti deliberativi nelle materie relative all’immigrazione e all’intercultura su richiesta comunale o di propria iniziativa. Potrà presentare progetti “su temi inerenti immigrazione, tutela dei diritti delle persone migranti, contrasto alle discriminazioni, inclusione e coesione culturale, con riferimento, in particolare, alla scuola, al lavoro, alla casa, alle politiche sociali, alla sicurezza e in generale a quanto possa favorire l’inclusione e la coesione”. Avrà il compito di “collaborare col Comune nella promozione di dibattiti e incontri nel campo interculturale e di iniziative rivolte alla prevenzione del razzismo e di ogni forma di xenofobia”, inoltre essere “parte attiva nel sostegno e realizzazione di spazi di mediazione culturale”.

 

Composizione

Gli organismi della Consulta sono “la Consulta generale e il portavoce”. Possono farne parte “cittadine e cittadini autocandidate/i, residenti a Crema e nei Comuni dei territori limitrofi, indipendentemente dalla loro cittadinanza e dall’età, purché maggiorenni; rappresentanti di associazioni di promozione sociale e organizzazioni di volontariato. La partecipazione è volontaria e gratuita”. Per iscriversi sarà necessario compilare un modulo apposito allegando copia di un documento d’identità.

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