25-05-2021 ore 17:10 | Politica - Dal cremasco
di Andrea Galvani

Cremasco. In vista delle amministrative 2021 nasce il Polo liberal, socialista e verde

In vista delle prossime amministrative, la comunità socialista cremasca sta lavorando alla formazione di un polo “liberal, socialista e verde”. Come spiegano Virginio Venturelli e Alberto Gigliotti sarà “aperto al confronto con le altre forze”. La nuova proposta tende a “superare le gelosie e le impuntature tra i gruppi politici del Psi, di Italia Viva, Azione, dei Verdi, dei Radicali e tra le liste civiche, ritardanti la costituzione di un soggetto unitario credibilmente alternativo al populismo ed alla propaganda diffusi nel Paese”.

 

Il ruolo del comune

A livello locale la proposta parte da “valutazioni molto critiche sulle diverse scelte amministrative compiute negli ultimi 15/20 anni dagli schieramenti che si sono alternati alla guida della città e del territorio cremasco”. Secondo Venturelli e Gigliotti “sono incontestabili la perdita di ruolo e di autorevolezza del comune di Crema nell’ambito comprensoriale e nei rapporti con altri Enti istituzionali, così come la sfilacciata coesione dell’area omogenea in ordine allo sviluppo delle gestione associata dei servizi comunali, nonché dell’operato delle aziende partecipate”.

 

Le variegate responsabilità

In sostanza, “centro destra e centro sinistra condividono variegate responsabilità sulla improvvida ubicazione, nel quartiere di san Bartolomeo del nuovo istituto Racchetti, nonostante l’alternativa rappresentata dal recupero dell’incompiuta scuola Cl, hanno mantenuto gli stessi indirizzi del Pgt, poco inclini alle tematiche ambientali, al contenimento delle espansioni edilizie sulle aree agricole, alla limitazione degli insediamenti della grande distribuzione commerciale. Nessuno dei due schieramenti può vantare dei risultati specifici tesi alla valorizzazione del complesso degli Stalloni, sulla realizzazione della tangenziale nord della città, sui collegamenti ciclopedonali verso i comuni limitrofi”.

 

Cultura riformista

Il cremasco è di fronte alla “necessità di una svolta fortemente qualificante e concreta della politica amministrativa”. Ecco quindi che “la comunità socialista cremasca, alla luce della preliminare interlocuzione avvenuta con gli esponenti di Italia Viva, di Azione e dei Verdi, ritiene quindi non più rinviabile la presenza organizzata sul territorio, di un riferimento espressione delle migliori culture riformiste”. Venturelli e Gigliotti auspicano “il proseguimento degli incontri”, in modo da “definire quanto prima obiettivi comuni da portare in discussione nelle coalizioni e nei programmi dei candidati sindaci”. Il tempo gioca un ruolo fondamentale: “prima si manifestano gli orientamenti, maggiore sarà il tempo a disposizione”.