Crema. 25 aprile, Bonaldi e Anpi: 'coltiviamo la Resistenza contro indifferenza e fascismi'

“Ogni tempo ha il suo fascismo”. Lo scriveva Primo Levi, lo ricordano le autorità riunite oggi di fronte al famedio di piazza Duomo per celebrare la festa della Liberazione dal nazifascismo. Istituzioni e autorità, rappresentanti delle associazioni combattentistiche, dell'associazione nazionale partigiani d'Italia e tanti cittadini hanno partecipato alla cerimonia in memoria del 25 aprile e dei tanti che hanno perso la vita per costruire il Paese di oggi.

'Difendere i diritti contro l'indifferenza'

Il Sindaco riflette sul senso del ricordo, “utile solo se inteso come consapevolezza del prezzo che fu pagato perché noi potessimo godere i doni della democrazia e della libertà, di quei diritti ben declinati all’inizio della nostra Costituzione”. Il 25 aprile è l’occasione per “domandarci se abbiamo fatto qualcosa per difendere i diritti altrui. Terreni da presidiare dai nuovi fascismi dissimulati, assai più pericolosi di quelli palesi”. Infine l’invito a “separare gli amici della democrazia dai suoi nemici. Contrastiamo l’indifferenza e coltiviamo la Resistenza, intesa come vigilanza, attenzione, apertura e sguardo sul mondo”

Costituzione e Resistenza, 'legame inscindibile'

“Se il fascismo storico è morto il 25 aprile, le sue pulsioni non sono mai state sopite”. Paolo Balzari, presidente dell’Anpi cremasca, ribadisce l’orgogoglio di “trovarsi in piazza e rinnovare sentimenti di appartenenza in una comunità orgogliosa”, nonostante l’Italia di oggi non sia “la stessa per cui i nostri padri hanno combattuto”. L’accenno è ai nuovi fascismi, cui si arriva alimentando paure e pregiudizi, incalzando crisi sociali e disuguaglianze”. Balzari invita a “reagire insieme” in ambito “culturale, istituzionale e legale. Riaffermare con forza: mai più fascismi e razzismi. Tra Costituzione e Resistenza c’è un legame inscindibile: la Carta è il testamento della resistenza e lo strumento per un’Italia migliore e consapevole”.