25-03-2022 ore 15:35 | Politica - Lombardia
di Claudia Cerioli

Lena: 'coltiviamo i campi a riposo per garantire materia prima per l'alimentazione'

È stata approvata in consiglio regionale una risoluzione che chiede al Governo aiuti e sostegno, anche con la riduzione del carico fiscale, per le aziende agricole e il comparto agroalimentare lombardo. Nel merito è intervento il consigliere regionale leghista Federico Lena. “Se l’invasione dell’Ucraina avrà successo la Russia controllerà circa il 29 per cento delle esportazioni mondiali di grano tenero per la panificazione, il 19 per cento del commercio del mais destinato all’alimentazione degli animali negli allevamenti e circa l’80per cento dell’olio di girasole. L’Italia risulta particolarmente esposta e la dipendenza dall'estero rischia di determinare una vera e propria crisi alimentare”.

 

Coltivare le superfici a riposo

Ha aggiunto Lena: “bisogna produrre cibo e garantire approvvigionamento, con la disapplicazione delle superfici a riposo e degli obblighi di rotazione colturale. Servono poi flessibilità sulla spesa e una specifica e immediata misura del Piano di sviluppo rurale per dare liquidità alle imprese. E ancora, una forte iniezione di liquidità da parte dello Stato, la moratoria sui mutui, il pagamento istantaneo degli arretrati, la cumulabilità delle misure e credito agevolato alle imprese. Sui costi energetici bisogna chiedere al governo la riduzione delle accise sul carburante e dell’Iva per il settore agricolo e per quello della pesca, oltre alla sterilizzazione degli oneri di sistema e l’azzeramento della componente imposte per le imprese agricole e agroalimentari, i Consorzi di bonifica e gli Enti irrigui, utilizzando al contempo i fondi Pnrr per la produzione di energie rinnovabili da parte delle imprese agricole”.

 

Garantire il sostegno

“La base di partenza dev’essere un forte sostegno a tutte le colture cerealicole e industriali destinate all’alimentazione umana e zootecnica, anche mediante una revisione del sostegno accoppiato nell’ambito della Pac. Non è più rinviabile il riconoscimento del digestato come fertilizzante, anche per sopperire ai blocchi all’importazione e l’introduzione di deroghe alla normativa legata alla gestione dei nitrati. Non si può più perdere tempo, serve una presa d’atto collettiva prima che sia troppo tardi. In gioco c’è il futuro dell’intero settore agro-zootecnico italiano”.

852