25-03-2019 ore 11:48 | Politica - Dall'italia
di Andrea Galvani

Bus dirottato, ‘un grave vuoto legislativo da colmare’. Interrogazione a Salvini e Toninelli

Controlli agli autisti per colmare un vuoto legislativo ed evitare che si verifichino di nuovo episodi gravi come quello accaduto agli studenti di Crema. Questo l’obiettivo dell’interrogazione del senatore Franco Mirabelli e sottoscritta da altri colleghi lombardi ai ministri dell'interno Matteo Salvini e delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli.

 

Il testo presentato

“Il 20 marzo 2019 è stata evitata per un soffio una terribile tragedia, grazie alla prontezza di alcuni bambini e al tempestivo intervento delle forze dell'ordine, quando l'autista di uno scuolabus ha minacciato di uccidere i 51 alunni che stava trasportando, dando alle fiamme il mezzo; l'uomo, Ousseynou Sy, cittadino italiano di origine senegalese, autista della società di trasporto pubblico locale Autoguidovie, è stato arrestato con l'accusa di sequestro e strage con l'aggravante del terrorismo; il tentativo sventato dall'operazione dei Carabinieri era stato accompagnato da minacce deliranti di vendetta per le morti di migranti nel Mediterraneo”.

 

Precedenti penali

“Alle prime verifiche effettuate è stato scoperto, senza che la società Autoguidovie ne fosse a conoscenza, che all'uomo arrestato era stata sospesa la patente per guida in stato di ebbrezza ed era stata comminata la condanna ad un anno, con sospensione della pena, per abusi sessuali ai danni di un minore”. I senatori sottolineano che “per poter guidare uno scuolabus sono ovviamente necessari alcuni requisiti: l'età minima di 21 anni, il possesso della patente di categoria D, che abilita alla guida di mezzi pesanti, accompagnata dalla carta di qualificazione del conducente per il trasporto di persone, che abilita all'autotrasporto professionale di persone”.

 

Requisiti necessari

“Deve essere, inoltre, verificata l'idoneità fisica e psicoattitudinale allo svolgimento del pubblico servizio di trasporto, e il personale deve essere sottoposto a visite mediche, cliniche e psicologiche per l'intera vita lavorativa, tese ad accertare il mantenimento dei requisiti richiesti; la società Autoguidovie ha dichiarato di non essere a conoscenza, né dell'esistenza della condanna a carico dell'uomo, né della sospensione della sua patente. A norma di legge, ha domandato il certificato penale al momento dell'assunzione nel 2004, quando è subentrata al precedente gestore del servizio, ma non ha effettuato verifiche successive sul casellario giudiziario, che non erano richieste per legge. Allo stesso modo, non è venuto a conoscenza della sospensione della patente, né dall'uomo, com'è ovvio, né dalla Motorizzazione civile, che non era tenuta a comunicarlo”.

 

Lacuna da colmare

Secondo Mirabelli ed i colleghi del Partito democratico “è stata messa in piena luce una grave lacuna dell'ordinamento, che solo fortuitamente, e grazie alla rapidità di azione e alla competenza delle forze dell'ordine, non ha avuto le conseguenze drammatiche che poteva avere, si chiede di sapere quali urgenti iniziative i Ministri in indirizzo intendano assumere al fine di colmare la lacuna legislativa risultante nella mancanza di norme adeguate che obblighino le imprese di autotrasporto a verificare che gli autisti alle proprie dipendenze abbiano e mantengano, per tutta la durata del loro impiego, tutti i requisiti necessari allo svolgimento delle delicate mansioni loro affidate”.

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