Dopo la discussione in consiglio comunale di poche settimane fa, il consigliere Simone Beretta, interviene, con un’interpellanza sulle farmacie comunali di Crema. Il rappresentante di Italia Viva dichiara “di non aver mai nascosto il fatto che le farmacie comunali dovesse essere alienate”. Non lo stupisce nemmeno la possibile acquisizione da parte di Consorzio it. “Compromesso che le manterrebbe a dimensione pubblica. Oggi l'unica ragione che darebbero un valore di carattere sociale alle farmacie comunali non sono di certo la loro presenza in Crema ma la loro presenza rurale in alcuni paesi del territorio, laddove i privati non hanno alcun interesse ad investire. Non averle vendute ha di fatto depauperato nel tempo il loro valore commerciale e ogni giorno che passa il rischio aumenta. Oggi questo consentirebbe a Consorzio it di acquisirle a un valore inferiore a quello che si sarebbe potuto realizzare nello stesso periodo nel quale la sinistra al governo di Cremona, almeno 25 anni fa, le privatizzò per tanti miliardi delle vecchie lire”.
Quesiti a cui rispondere
“I Cda delle nostre farmacie che si sono succeduti non hanno mai ottemperato agli indirizzi dati dal consiglio comunale. Così vero che gli stessi indirizzi sono stati più volte corretti e riveduti. Con scarso rispetto delle Istituzioni. Semplicemente, anche in questo caso, a riprova che avere le idee chiare negli ultimi dodici anni di centrosinistra al governo della città è stata ed è una chimera”. Beretta dunque si chiede se si possa stare tranquilli rispetto “agli ultimi indirizzi approvati dal consiglio comunale; se sarà prevista una nuova sede per la farmacia comunale di Crema Nuova nonostante l’oneroso progetto sull'area di proprietà, con relativa gara, aggiudicata e poi risolta attraverso un accordo consensuale tra le parti. L’area in questione che fine farà? Sarà cambiata destinazione d’uso? Sarà mantenuta a servizi commerciali?”: Beretta invita l’amministrazione a “prendere in considerazione la proposta di fare acquisire le nostre farmacie comunali a Consorzio it mantenendo in questo caso la loro dimensione pubblica”.