SeL, elezioni regionali. Attilio Galmozzi: "col centrodestra in 17 anni meno servizi, privatizzazioni selvagge, politica clientelare. Le priorità?Sanità, scuola e lavoro"
E' entrata nel vivo la campagna elettorale in vista delle elezioni regionali del 24 e 25 febbraio: nella lista dei candidati di SeL del collegio provinciale di Cremona Eleonora Ferrari, 46 anni di Spino d'Adda, impiegata in una cooperativa che si occupa di inserimento al lavoro di persone disagiate, Giovanni Cuccia, 29 anni, laureando in ingegneria informatica, libero professionista ed Attilio Galmozzi, 32 anni, medico ospedaliero al quale abbiamo chiesto di rispondere ad alcune domande.
Cosa rappresentano le prossime elezioni?
"Una svolta nel panorama politico; battere oggi Maroni in Lombardia vuol dire girare definitivamente una pagina politica durata 20 anni e targata Berlusconi-Formigoni.
Cosa pensa del governo di centrodestra?
"Il centrodestra ha governato ininterrottamente per 17 anni questa regione, credo che i risultati ottenuti siano sotto gli occhi di tutti: meno servizi, privatizzazioni selvagge, politica clientelare".
Per SeL quali sono i temi fondamentali?
"Sono essenzialmente tre: sanità, scuola e lavoro".
Da quale partiamo?
"Non posso separare il mio impegno lavorativo da quello politico, facendo il medico sono a contatto tutti i giorni con il bisogno primario della gente, che è quello della salute e quindi, vista la centralità del sistema sanitario per quanto riguarda la pianificazione delle risposte, mi è sembrato che candidarmi per SeL potesse essere l'occasione giusta per dare il mio contributo ad un cambiamento che non è più procrastinabile".
Qual è lo stato di salute della sanità lombarda?
"Purtroppo in Lombardia non c'è scandalo che non abbia toccato la sanità: appalti, rimborsi fittizi, privatizzazioni. Questo è un circolo vizioso che va spezzato, perché va riposto al centro dell'attenzione il malato con le sue esigenze ed i suoi bisogni".
Nel concreto quali sono i problemi?
"La privatizzazione in Lombardia, che doveva sburocratizzare il sistema, ha comportato un taglio drammatico dei posti letto, l'esplosione esponenziale dei dirigenti e dei ruoli apicali, con relativi lauti compensi, l'introduzione dei ticket sanitari che non dimentichiamoci sono stati studiati e introdotti dagli assessori Pdl e Lega".
A Crema ha fatto molto discutere la supposta Cittadella dell'Anziano. Cosa ne pensa?
"Non è con una nuova struttura che si risolve il problema, ma serve una rinegoziazione dei parametri. Sul sistema socio-assistenziale, Crema ne è esempio lampante, si è verificata invece una costante diminuzione degli accreditamenti dei posti letto nelle Rsa. In particolare, il Cremasco rispetto al Cremonese vive una cronica assenza di posti letto con liste d'attesa che arricavno anche a 2 anni".
Il sistema degli accreditamenti funziona?
"Il sistema degli accreditamenti, nel corso degli ultimi dieci anni ha spostato miliardi di euro dal sistema pubblico a quello privato, sono esplose imprese private che si occupano di servizi sanitari con fatturati da capogiro, mentre negli ospedali pubblici si sono smantellati i servizi, le liste di attesa per esami e per visite sono chilometriche e non si è più investito nella ricerca del personale".
Parliamo di istruzione in Lombardia?
"La trovata del reddito Isee è stato una truffa legalizzata. Anche nella nostra città sono stati presentati redditi con segno negativo e ciò nonostante queste famiglie hanno incassato buoni scuola di svariate migliaia di euro che indirettamente sono finite nelle tasche della scuola privata. I casi sono due: o sono cattivi imprenditori o degli astuti evasori fiscali. Nel corso degli ultimi 10 anni sono stati erogati alla scuola privata circa 1 miliardo di euro a fronte di poche decine di milioni di euro per la scuola pubblica".
Le imprese sono in crisi e i giovani senza lavoro. Perché?
"Nella sviluppata Lombardia le imprese chiudono, i giovani non trovano lavoro e quello che trovano è precario e sottopagato. Il candidato Ambrosoli ha dimostrato una particolare attenzione a questo aspetto, sia pensando a degli strumenti di attenuazione del disagio come il reddito minimo, sia investendo in sviluppo e ricerca, che vedono nella Lombardia un laboratorio straordinario di crescita".
L'istruzione superiore pubblica è a rischio?
"Abbiamo decine di università statali che ogni anno sfornano ottimi laureati, costretti a vagare per l'Europa e per il mondo in cerca di un'occupazione quando con uno sforzo politico ed economico potremmo trattenerli in Lombardia per sviluppare tecnologie garantendogli un posto di lavoro e la possibilità di costruirsi una famiglia".