24-06-2025 ore 16:42 | Politica
di redazione

Dimissioni Marazzina, 'nessuna spiegazione'

Il gruppo di minoranza Rivoltiamo, (Elisabetta Nava, Marta Andreola, Francesca Mapelli e Andrea Vergani) ha effettuato una dichiarazione in apertura del consiglio comunale di lunedì 23 giugno 2025, riguardo le dimissioni dell’assessore Marazzina. “Siamo stati costretti a constatare che nessuna reazione della maggioranza è seguita alla nostra comunicazione. Nessun consigliera/e ha voluto cogliere l’occasione per dare una spiegazione pubblica alla cittadinanza rispetto alla propria personale posizione, di fatto lasciando cadere nel vuoto il tema e la proposta ricevuta dal nostro gruppo consigliare”.

 

Nessuna giustificazione

“Siamo rimasti sorpresi di scoprire che la documentazione relativa alle dimissioni dell’assessore Marazzina non riporta alcuna spiegazione riguardo alle motivazioni. Ognuno di noi è legittimato dal dimettersi, per tante ragioni anche personali, ma rileviamo che è la seconda volta, dopo Melini nel 2024, che perdete un pezzo della giunta e i cittadini di questo paese che state amministrando non hanno diritto nemmeno ad un abbozzo di giustificazione rispetto alle scelte, legittime, di chi lascia un incarico pubblico di un certo livello”.

 

La vicenda giudiziaria

“Per l’assessore Marazzina, circostanze e le tempistiche di tali dimissioni, mai precedute da alcun segnale in tale direzione, l’interpretazione si aggancia inevitabilmente ad una presa di distanza rispetto alla vicenda che ha coinvolto il sindaco Sgroi. Una vicenda giudiziaria che seguirà il suo iter e che riguarda esclusivamente la persona del sindaco, ma le cui conseguenze investono l’intera comunità, anche se non vi sono condanne al momento per il Sindaco egli resta infatti sospeso per un tempo indefinito dall’incarico finché si troverà agli arresti domiciliari. Noi vi chiediamo un gesto di responsabilità vera, senza nascondervi dietro lo spauracchio del commissariamento del comune, chiediamo di dare a questo paese un orizzonte rapido e anticipato al 2026 per la scelta di chi li rappresenta.

 

Dimissioni

“Possiamo arrivarci tutti insieme, con la testa alta, alle prossime elezioni. Se il sindaco non si dimette noi siamo pronti fin da subito ad attuare l’unica via possibile per sciogliere il consiglio, ovvero che il 50% dei consiglieri si dimetta. Se non seguirete la strada che vi proponiamo di fare insieme in questa direzione, allora sarete ricordati per l’inopportuno commento della vicesindaco Patrini riportato sulla stampa all’indomani della notizia dell’arresto ovvero “siamo vicini al nostro sindaco” e avrete perso la credibilità di fronte a chiunque per ogni futuro e simbolico 25 novembre. Invitiamo quindi ogni consigliere e consigliera ad una profonda riflessione sul significato da dare oggi, in questo contesto, alla parola responsabilità”.