24-06-2021 ore 12:47 | Politica - Crema
di Gloria Giavaldi

Fai. Verde pubblico carente: 'l'impegno ora è improrogabile'. Sui Giardini: 'nulla di fatto'

“Non ci risulta sia stato candidato al bando Fai alcun progetto per la valorizzazione dei Giardini di Porta Serio, primo Luogo del cuore in regione con 4654 voti”. A dirlo è Annalisa Doneda, capodelegazione del Fai Crema. “Dopo la presentazione alla stampa delle nostre osservazioni per la realizzazione di un progetto ed un iniziale confronto con l'amministrazione tutto si è bloccato. I termini per la presentazione dei progetti sono scaduti lo scorso 15 giugno, dunque abbiamo deciso di scrivere al sindaco di Crema, Stefania Bonaldi per fare il punto sull'attuale situazione del verde pubblico”. Ché, come si legge in conclusione della lettera a firma di Doneda e del delegato ambiente Valerio Ferrari, l'impegno “per la salvaguardia degli spazi verdi non è più prorogabile”.

 

Giardini di Porta Serio

In particolare, per quanto riguarda i Giardini di Porta Serio: “questa delegazione Fai rinnova l'esortazione a interrompere e scoraggiare in quell'area iniziative pubbliche o private di pesante impatto e di particolare pregiudizio, anche se non di immediata percepibilità, riguardo al buono stato di salute di un parco storico, mentre ritiene meglio confacente proporre in questa cornice lo svolgimento di piccole rassegne”. Ogni intervento dovrà “ essere sempre concordato con la Soprintendenza Abap di Cremona Lodi e Mantova, anche stipulando con la stessa un protocollo d'intesa o altro genere di convenzione con cui definire le consuetudinarie forme di funzione e di fruizione ammissibili senza ulteriori autorizzazioni specifiche”.

 

Parco Bonaldi

Circa il Parco Bonaldi, a fronte anche del recente interesse manifestato dall'apposito Comitato, secondo il Fai: “sarà necessario correggere i più o meno recenti interventi poco consoni all'impianto romantico del parco, se non addirittura in stridente contrasto (come, ad esempio, i tappeti elastici), provvedendo a un progressivo restauro degli elementi costruiti (cappelletta, belvedere, ex gazebo, grotta, nicchia etc.), mettendo in sicurezza la collinetta, riformando o eliminando il laghetto in cemento, il ponticello ammalorato e impraticabile e così via, sulla base di un dettagliato progetto concordato con la medesima Soprintendenza Abap, poiché anche il Parco Bonaldi, in quanto bene storico appartenente al Comune, la cui esecuzione risale ben oltre i settant'anni, deve essere considerato un bene culturale e paesaggistico ai sensi del Dlgs. n. 42/2004”.

 

Verde pubblico carente

“Riguardo al restante verde pubblico urbano più o meno diffuso e ripartito tra viali, vie alberate, altri giardini e rimanenti aree verdi - prosegue la lettera - mentre si plaude al censimento e al monitoraggio portato a termine, che finalmente restituisce un'immagine reale e concreta del patrimonio arboreo cittadino e del suo stato di salute, che va a soddisfare, seppur parzialmente, anche alcune prescrizioni di legge, si deve osservare che, dai dati emersi, la proporzione tra verde pubblico e popolazione cittadina risulta in ogni caso molto bassa e altrettanto esigua rimane la disponibilità di verde pubblico pro capite, con un'evidente prevalenza di verde attrezzato o di arredo rispetto al verde storico”.

 

Impegno improrogabile

Per il Fai è necessario considerare anche l'area verde degli Stalloni “come risorsa per la città” e focalizzare l'attenzione “sull'urgenza non solo di conservare ogni pur minima area o dotazione verde cittadina, pubblica e privata, ma di mettere in campo ogni sforzo per mantenerla in efficienza e incrementarla quanto più possibile”. Il rapporto abitanti/verde pubblico è carente. Si tratta di un tema rispetto al quale “le varie amministrazioni che si sono succedute non hanno assunto impegni di largo respiro”. Tuttavia ora si registra “una maggiore e impellente richiesta, che si deve tradurre nell'offerta di ampi spazi di territorio di elevato valore qualitativo e compositivo, che corrisponda agli indispensabili parametri della diversità biologica”.

1138