Il sindaco di Crema, Fabio Bergamaschi, ha accolto con soddisfazione e partecipazione la sentenza con cui la corte costituzionale concede il riconoscimento, da parte della madre intenzionale, del figlio nato in Italia a seguito di procreazione medicalmente assistita praticata all’estero. "Si tratta di una pronuncia di portata storica, che finalmente mette un punto di chiarezza definitivo su un tema che ha attraversato anni di incertezza normativa e giurisprudenziale, generando disorientamento e turbamento tra le famiglie, segnando ora una svolta decisiva nel riconoscimento dei diritti dei bambini e della piena dignità delle famiglie composte da due madri. È un pronunciamento che ribadisce come il diritto all’identità personale, alla stabilità giuridica e all’effettività della genitorialità non possa essere subordinato a pregiudizi o a zone grigie della legge. La Corte ha affermato in modo inequivocabile che il superiore interesse del minore deve prevalere su qualsiasi ostacolo”.
La posizione coraggiosa di Crema
“Crema, con l’amministrazione della sindaca Stefania Bonaldi, è stata tra i primi Comuni in Italia ad assumere una posizione coraggiosa e lungimirante in questa direzione, accogliendo e formalizzando il riconoscimento della genitorialità anche in favore della madre intenzionale. Con lo stesso coraggio ho portato avanti questa prassi, negli anni in cui anche buona parte di questi colleghi sindaci aveva fermato i riconoscimenti in attesa di un chiarimento normativo e costituzionale. L’ho fatto, né più né meno, come gesto di responsabilità nei confronti della comunità che rappresento e di tutela dei diritti dei suoi bambini, ritenendo che l’amore, la cura e l’assunzione di responsabilità genitoriale siano gli ingredienti dell’autentico spirito di famiglia che ho sempre trovato nelle coppie di donne con figli che ho incontrato. A Crema continueremo pertanto ad accogliere le persone che vogliono esercitare questo diritto e lo faremo con ancora più convinzione”.