24-04-2022 ore 09:18 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

'Finalpia in sicurezza'. Bonaldi: grazie al cda, tra fiducia nel futuro e profeti di sventura

“Il patrimonio della Fondazione Finalpia è messo in sicurezza e sono scongiurate le ipotesi per le quali si era temuto di perderlo, che avevano tenuto banco nei mesi scorsi”. Il sindaco Stefania Bonaldi torna sulla notizia diffusa ieri (clicca per approfondire) esprimendo un ringraziamento pubblico per il consiglio di amministrazione della Fondazione Opera Pia Marina Finalpia Onlus: “dal presidente Giorgio Pagliari ai consiglieri Vera Tagliaferri, Carlo De Blaw, Alessandra Ginelli e Virgilio Cavalli”.

 

Fiducia ottimamente riposta

“Il sindaco ricorda come in occasione della nomina del cda avesse rimarcato “la volontà di integrare competenze tecniche, indispensabili per procedere a gestire la attuale, delicata situazione della Fondazione e dopo qualche mese evidenzio come la fiducia da me accordata sia stata ottimamente riposta: un team di professionisti di valore e di qualità, che ha affrontato una situazione non facile, possiamo ammetterlo, ora. Una condizione debitoria importante, la possibile prospettiva di una vertenza con la società contraente, Hyma, il rischio della messa all'asta della struttura, in un periodo di congiuntura globale”.

 

Condivisione e distinguo

“Il mandato assegnato al consiglio di amministrazione era impegnativo e condiviso con le forze consiliari, anche di minoranza, ancorché poi le stesse si fossero "chiamate fuori" dalla indicazione di possibili candidati per il consiglio di amministrazione, che ho quindi autonomamente designato: mettere in sicurezza il patrimonio della Fondazione, valutando ogni possibile soluzione che consentisse il migliore risultato per raggiungere lo scopo. Ovvero – prosegue il sindaco - senza escludere l’alienazione, la locazione, il rent to buy, la vendita parziale del fabbricato e partendo da una valutazione accurata della convenzione attualmente in essere con la società Hyma srl”.

 

I profeti di sventura

“Il cdA guidato da Giorgio Pagliari si è mosso entro questo perimetro e in questi mesi sono stata testimone, grazie al costante aggiornamento del presidente, di una fittissima agenda di incontri, appuntamenti, sopralluoghi, viaggi a Finale Ligure, contatti con diversi soggetti interessati al subentro. Insieme a ciò, un serio approfondimento tecnico giuridico delle carte, dei documenti, della convenzione in essere con Hyma e dei possibili correttivi per rendere il contratto vigente più sostenibile, ma anche più garantito per la Fondazione. Proprio su questo versante si è poi trovata una soluzione definitiva, che sgombra il campo dagli scenari cupi che qualche "profeta di sventura" aveva rappresentato come ineluttabili e che invece l'impegno e la competenza del CdA ha scongiurato, mettendo a tacere i detrattori e coloro che hanno sempre e solo pontificato, senza offrire un minimo contributo costruttivo alla soluzione di questa complicata vicenda”.

 

Incapaci di soluzioni”

“Non escludo che costoro avranno ancora da criticare e da eccepire, ma ormai mi pare chiara la differenza fra chi costruisce, facendo i conti con la realtà, sporcandosi le mani e portando soluzioni, come in questo caso, ed i maestri delle "chiacchiere e distintivo", bravi solo a evidenziare problemi e criticità, magari a strumentalizzarli per trafficare un po’ di consenso a buon mercato, ma incapaci di qualunque apporto concreto e costruttivo. Grazie davvero al consiglio di amministrazione e al suo presidente e in bocca al lupo alla Fondazione Finalpia, messa nella condizione ora di superare il momento di difficoltà in cui versava”.

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