24-03-2020 ore 19:30 | Politica - Roma
di Andrea Galvani

Violazione misure anti contagio, il Governo vara sanzioni più dure. Riordinata la materia

Al termine di una riunione durata due ore, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge che introduce sanzioni più dure per chi viola le norme anti contagio da Coronavirus: da 400 a 3 mila euro, stop fino a 30 giorni per le attività commerciali. Nel caso la violazione venga effettuata con un autoveicolo viene aumentata di un terzo. La confisca del mezzo non è al momento contemplata. L’obiettivo è chiaro: “costringere i cittadini a restare a casa il più possibile usando il deterrente della sanzione pecuniaria e rimediare allo scontro continuo fra governo e regioni, provando a mettere ordine nella filiera istituzionale”.

 

Riordinata la disciplina

Il nuovo decreto riordina la disciplina anche dei provvedimenti adottati sin qui. Alla scadenza dei divieti di circolazione e chiusura di scuole e attività si potranno adottare “nuove restrizioni” in porzioni del territorio o su scala nazionale “purché abbiano una durata non superiore a 30 giorni”. L’applicazione sarà modulata secondo l’andamento epidemiologico del virus”. La decisione sarà adottata “con un apposito Dpcm su proposta del ministero della Salute, sentiti i ministri competenti e i presidenti di Regione interessati”. Presidenti che “potranno proporre al presidente del consiglio le misure da adottare sui rispettivi territori” e “adottare misure più restrittive”, anche se al Governo “resta la funzione di coordinamento”.

 

La convalida

Significa che i provvedimenti regionali “devono essere convalidati entro sette giorni con decreto del presidente del consiglio dei ministri. Il quale resta l’unica autorità in grado di disporre in via urgente e temporanea misure che comprimono le libertà costituzionali”. Il decreto approvato oggi consente di “regolamentare più puntualmente e in modo più trasparente i rapporti tra l'attività del governo e del Parlamento. Prevediamo che ogni iniziativa venga trasmessa ai presidenti delle Camere e che io vada a riferire ogni 15 giorni”.

 

Il rispetto delle regole

Dicendosi “orgoglioso della reazione di tutti i cittadini, la maggioranza dei quali rispetta le regole”, il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa ha sottolineato che “l’Italia non ha mai affrontato problematiche di questo tipo. Stiamo facendo degli aggiustamenti, coinvolgendo anche i sindacati, che non sono rimasti soddisfatti dall’ultimo provvedimento. Del resto le filiere sono molto integrate”. Secondo Conte “il Paese non si può permettere, in questo momento, uno sciopero”. E nel caso i benzinai continuassero nel loro proposito, il Governo ha assicurato “che sarà garantito il rifornimento del carburante”.

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