24-03-2014 ore 21:14 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema, consiglio comunale: passa a maggioranza il documento d’indirizzo per l’uso pubblico della scuola di Cielle

Passa a maggioranza il documento d’indirizzo col quale il comune di Crema invita "l’Amministrazione Provinciale a voler differire i tempi di avvio del polo scolastico per come programmato in località San Bartolomeo, in modo da non pregiudicare la possibilità di una rilocalizzazione dello stesso presso la Cascina Valcarenga, con recupero e completamento della struttura edificatoria ivi insistente, per i motivi e le circostanze tutti condivisi nel corso della comune valutazione degli interessi pubblici rilevanti nella fattispecie". Qui i dettagli

Il documento perduto

Al termine di oltre due ore di dibattito, con la presentazione, la discussione e le conseguenti dichiarazioni di voto delle parti, alle 19.30 il presidente del consiglio Vincenzo Cappelli ha finalmente messo al voto il documento, ritirato durante la seduta di settimana scorsa nel tentativo, andato perduto, di produrre una mozione condivisa. Scontato l’esito della votazione, con 12 favorevoli e 8 contrari, nessun astenuto.

Il terrore del buco e la grande illusione

Il centrodestra ha accusato la maggioranza di voler procedere da sola - "rifiutando di cogliere l'invito di chi vi tende la mano" - senza cioè ascoltare e men che meno raccogliere le istanze dell’opposizione, che se a Crema è in minoranza, può comunque vantare ‘ottimi argomenti’ ed altrettanto soddisfacenti relazioni ai vertici della Provincia e per giunta della Regione. Vale per tutti la posizione di Simone Beretta: “sono abbastanza terrorizzato dall’idea che in città si faccia un altro buco. Si sta commettendo l’ennesimo errore; non illudetevi di andare ad obiettivi senza questa minoranza, 'cca nisciuno è fesso”.

Il tavolo e l’edificabilità limitrofa

“Siamo disposti a collaborare, chiedo di fare un tavolo con l’amministrazione di Crema, i tecnici e la Provincia di Cremona, per capire se l’idea sostenuta da chi ha raccolto le firme è percorribile dal punto di vista economico e legale”. Al capogruppo del PdL s’è aggiunto Agazzi: “votare questo documento è una forzatura ideologica, Torazzi si chiede se la finalità di questa insistenza siano di carattere speculativo. Il centrosinistra insiste sul recupero scolastico, perché non prende in esame altre opzioni?" Quali siano le proposte del centrodestra al riguardo, al momento non è dato sapere. Comunque sia, conclude Agazzi, "senza una scuola in quel sito non si riescono a trasferire volumi di edificabilità nelle zone limitrofe”. Nessuno lo nomina evidentemente per il timore di vedere il proprio nome affiancato ad una secca smentita, ma a due passi, come sanno tutti i cremaschi, si trova un ipermercato.

Il grossolano tentativo

Sconcertati dall'atteggiamento del centrodestra il capogruppo del Pd Gianluca Giossi ed Emanuele Coti Zelati, Sinistra Ecologia e Libertà, che boccia le argomentazioni dell’opposizione e la mozione incidentale di Torazzi come "un grossolano tentativo di smarcarsi da quanto fatto da loro stessi, con la creazione di un ecomostro”. La vicenda non si chiude qui, assicurano i referenti delle parti, alzando l'indice ed il mento, con toni più o meno minacciosi che trovano curiosamente, facendo spallucce, identica reazione: "sì, sì, certo, certo".

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