La giunta comunale di Crema ha adottato il piano attuativo per la realizzazione della centrale di backup del teleriscaldamento. Si tratta di un importante aggiornamento. Durante il consiglio comunale del 6 aprile 2022 è stata approvata la delibera che prevedeva l’autorizzazione alla realizzazione, in un'area individuata nel Pgt come “area per servizi", di attività per impianti e servizi tecnologici. Come sottolineato dall’assessore Cinzia Fontana “uno degli obiettivi del Pnrr sulla transizione ecologica, è lo sviluppo delle reti di teleriscaldamento, attraverso l’estensione di ulteriori 330 chilometri e l’aumento dei clienti riforniti”. Una volta approvato il piano attuativo i proponenti dovranno ottenere l’autorizzazione unica ambientale e la valutazione previsionale di clima acustico dall’amministrazione provinciale, per verificare che le condizioni di rumorosità esistenti non rechino fastidio alle attività prossime all'insediamento in quella determinata zona. Infine arriverà il permesso di costruire o la Scia.
Interesse pubblico
La centrale di backup sarà realizzata in un’area di quattro mila metri quadrati tra l’ex tribunale e la caserma dei carabinieri. L’obiettivo “è il miglioramento della gestione e dell’affidabilità della rete di teleriscaldamento, la differenziazione del parco impiantistico e la possibilità di nuovi allacci alla rete del teleriscaldamento; trattandosi di una attrezzatura di interesse pubblico o generale, non necessita di dotazione di aree per attrezzature e servizi d’interesse pubblico e non è prevista la realizzazione di parcheggi, non producendo alcun nuovo carico urbanistico”.
Due caldaie a gas
Linea Green spa è titolare e gestore della rete di teleriscaldamento di Crema e della relativa centrale di cogenerazione master di via Capergnanica e del Seu dell’ospedale Maggiore di Crema. La nuova centrale sarà costituita da due caldaie a gas naturale per la produzione di acqua calda e potenzialità massima di 10 MW caduna. Le caldaie verranno spostate dalla centrale master al backup. La centrale funzionerà solo nelle ore di punta dei mesi più freddi (tipicamente gennaio e febbraio) e contribuirà alla generazione di meno del 10% dell’energia termica totale prodotta per alimentare la rete di teleriscaldamento.
I camini da 22 metri
Le caldaie che verranno installate saranno alimentate con gas naturale a fiamma diretta, con bruciatori in grado di gestire il rapporto aria/combustibile al fine di ottenere un controllo perfetto della portata e garantire una corretta combustione, un funzionamento sicuro su tutto il campo di modulazione e bassa emissione di NOx e CO. L’altezza dei camini sarà di 22 metri. L’edificio di centrale non supererà gli otto metri di altezza e verrà mascherato lungo i confini con essenze vegetali L’impianto sarà in grado di produrre energia termica che sarà ceduta direttamente alla rete di teleriscaldamento della città di Crema. L’allaccio della nuova centrale alla rete di teleriscaldamento con uno stacco dalla dorsale DN300 che transita lungo via Macallè, per una lunghezza di circa 130 metri.