24-02-2020 ore 17:00 | Politica - Dal cremasco
di Andrea Galvani

Cremasco. Mercati e case di riposo, sport e culto, firmata oggi la nuova ordinanza

I sindaci dell’area omogenea cremasca si sono riuniti oggi pomeriggio a Crema per condividere in una nuova ordinanza le ultime linee strategiche dopo l’entrata in vigore dell’ordinanza regionale, emanata ieri sera e valida almeno fino a domenica 1 marzo. I sindaci hanno stabilito di mantenere aperti i mercati settimanali e consentire la presenza dei soli banchi di generi alimentari, dato che secondo le disposizioni regionali si occupano della vendita di beni di prima necessità. Quindi a Crema si svolgeranno regolarmente i mercati di martedì e giovedì e sabato, ma solo coi banchi alimentari. Il vescovo Daniele Gianotti ha ricordato i provvedimenti inerenti il culto: cerimonie religiose, matrimoni civili e unioni civili non rinviabili è previsto lo svolgimento in forma privata e con un numero di invitati limitato o con la presenza di parenti stretti. Per quanto riguarda le cerimonie funebri devono svolgersi in forma privata e con un numero di invitati limitato o con la presenza di parenti stretti.

 

Relazioni con Asst e Ats

Se molte aziende del territorio (praticamente tutte quelle che ne hanno la possibilità) hanno optato per il telelavoro. Nel settore pubblico gli amministratori hanno lamentato la difficoltà a relazionarsi con l’Asst di Crema e l’Ats Val Padana e la scarsa (se non completa) funzionalità dei numeri verdi o del numero di emergenza europeo. In particolare è apparso assurdo che gli amministratori locali non abbiano la possibilità di essere tempestivamente informati rispetto a situazioni di rilevanza pubblica (e sanitaria) riguardanti il loro Comune.

 

Centri sportivi e ristorazioni

Molta perplessità hanno destato i provvedimenti di chiusura dei centri sportivi (consentendo gli allenamenti unicamente alle società professionistiche, con l’obbligo di chiusura degli spogliatoi) e dei bar o dei pub dalle 18 alle 6 del mattino. Sospesa attività di palestre, centri sportivi, piscine e centri natatori, centri benessere, i centri termali, campi di allenamento. Si conferma inoltre che le attività di centri culturali, centri sociali, circoli ricreativi, restano chiuse. I bar trattoria, bar ristorante o bar pizzeria, dovranno rispettare i dettami regionali e dalle 18 in poi i bar dei ristoranti restano attivi per il solo servizio di supporto alla ristorazione. Consentite consegne a domicilio nel caso si tratti di pizzerie d’asporto. È fatta eccezione per i bar all’interno di hotel che restano comunque aperti per garantire il servizio ai soli ospiti della struttura.

 

Case di riposo e servizi sociali

Tutti gli amministratori hanno lamentato la mancanza di forniture di mascherine e soluzioni alcoliche per le mani (con la contestuale lievitazione dei prezzi) destinate al personale deputato agli sportelli. Si è quindi corsi ai ripari sospendendo il servizio di front office al pubblico, ma dando continuità di servizio per quanto concerne l’attività lavorativa in ufficio (chiuso al pubblico) e attraverso il telefono. Infine, per quanto concerne i servizi sociali, i sindaci hanno convenuto sul fatto che sia Comunità sociale cremasca (e non ogni singolo Comune) ad informare i vari gestori che “tutti i servizi assistenziali proseguono”. Le case di riposo restano aperte. I parenti dei pazienti ricoverati devono attenersi alla regola di accesso alla struttura “in numero non superiore ad un visitatore per paziente”. Accesso “consentito unicamente nella fascia oraria del pranzo e della cena per i parenti di pazienti ricoverati”.

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