23-10-2016 ore 16:42 | Politica - Crema
di Ilario Grazioso

Crema. Flavio Tosi sostiene il Sì: "Riforma coerente col centrodestra. Se vince il No il Paese sprofonderà nel pantano"

Sala dei Ricevimenti gremita per il sindaco di Verona Flavio Tosi, a Crema per sostenere le ragioni del Sì al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. Per l’assessore Fabio Bergamaschi la riforma Renzi-Boschi è "occasione irripetibile per dare al paese una democrazia più decidente", mentre per il coordinatore del comitato trasversale Crema Sì muove, Lodovico Benvenuti, "sono tante le analogie tra questo testo e le tesi portate avanti negli anni passati dai governi di centrodestra".

 

Reazionari e riformatori

Il sindaco di Verona ha introdotto il suo ragionamento ricordando l’iter che portò all’approvazione della devolution da parte del governo Berlusconi, sostenuta dalla Lega nord, fino allo scorso anno, partito del primo cittadino veronese. Secondo Tosi "non bisogna commettere lo stesso errore di allora, quando la devolution non passò l’esame del referendum confermativo: nel 2006 i cittadini non pensarono ai contenuti, ma alla parte politica che proponeva quel progetto, volendo bocciare Berlusconi e la Lega". Chi sostiene il No al referendum di dicembre, sostiene Tosi, "ripercorre lo stesso ragionamento, concentrandosi non sui contenuti ma sulla volontà di mandare a casa Renzi. Questa riforma è assolutamente coerente con il percorso di centro destra. Non solo. La sinistra storicamente comunista è tutta schierata per il no, da Zagrebelsky a D’Alema, da Bersani alla Cgil”. Il sindaco di Verona chiama dunque a raccolta il popolo di centrodestra, cercando di convincerlo a sostenere il sì. Come? Riproponendo la differenza tra reazionari e riformatori. "Chi vuole cambiare questo paese deve votare sì, viceversa chi vuole mantenere tutto com’è voterà per il no".

 

Semplificazione e governabilità
Tosi approfondisce alcuni elementi di criticità, quale ad esempio il nuovo Senato che definisce "pasticciato", ma ribadisce che "essendo il frutto di una mediazione parlamentare, non si può aver tutto". Non bastano ma sono un buon punto di partenza "i temi della semplificazione e della governabilità". Infine l'affondo: "la devolution voluta dalla Lega per superare il bicameralismo perfetto presentava una camera legislativa ed un Senato delle Regioni e dei Comuni. Se dovesse vincere il No? Il paese sprofonderà nel pantano”.

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