23-07-2013 ore 09:29 | Politica - Crema
di Emanuele Mandelli

Festa di Liberazione, Crema vista da sinistra. Tagli al museo, scuola di Cl, revisione delle Fondazioni e bilancio

Una carrellata a tutto campo sulle tante questioni che agitano la vita politica cittadina. Il dibattito con gli amministratori locali andato in scena ieri sera alla Festa di Liberazione, in corso di svolgimento presso il campo da rugby di via Toffetti ha visto sedersi al tavolo dello spazio incontri della kermesse di Rifondazione Comunista ben sette ospiti.

Gli ospiti
Erano presenti: i padroni di casa del gruppo consiliare di Rifondazione, Mario Lottaroli e Beppe Bettenzoli, il consigliere comunale di Sel Emanuele Coti Zelati, il consigliere comunale del Pd Lidia Severgnini, quello della lista civica Buongiorno Crema Matteo Gramignoli e due assessori, quello alla cultura Paola Vailati e quello al bilancio Morena Saltini.

Il sindaco non è arrivato
Le due ore di dibattito non potevano che essere variegate visto la differenza di temi e di battaglie che i presenti hanno portato avanti in questo anno e tre mesi di amministrazione del sindaco Stefania Bonaldi. Sindaco che, tra l’altro, era dato per presente sul finire del dibattito, avrebbe dovuto arrivare da una riunione in cui si discuteva il futuro dell’Scrp, ma come un novello Godot non ha potuto intervenire.

La città sicura vista dalla Severgnini
Dicevamo dei temi. E’ toccato a Lidia Severgnini rompere il ghiaccio. A lei una domanda sulla sicurezza e la percezione della sicurezza in città, visto che uno dei suoi primi atti in consiglio comunale fu una accesa discussione proprio su quanto Crema sia sicura o meno. Una risposta da giovane donna trentenne che vive la città con una percezione diversa da quella che spesso viene data dalla politica la sua. Nel corso della serata la Severgnini ha poi avuto modo di parlare anche di urbanistica, visto la sua specializzazione, soprattutto della contestata statua del Re.

La città culturale secondo la Vailati
Il lavoro difficile nel settore culturale e le nuove mosse per rendere Crema vivibile, soprattutto nei quartieri, ma anche e soprattutto il rilancio del museo (ma anche il taglio delle spese per la sua gestione) sono stati i temi portanti degli interventi di Paola Vailati. Non è mancato, proprio parlando del museo, un accenno critico ai temi proposti da Crema Ascolta, realtà di dibatto culturale difesa invece da Coti Zelati.



La città in crisi raccontata da Lottaroli
A Mario Lottaroli è toccato il compito di raccontare la percezione della crisi in città. Da delegato comunale sulle realtà abitative ha vissuto in prima linea le tante crisi avvenute in città: dal taglio del gas in via Bramante all’emergenza sfratti. Una visione preoccupata la sua, visto il perdurare della crisi che si sta anzi facendo più dura per alcuni ceti. Ha poi annunciato che nei prossimi giorni aprirà una vena polemica con la Fondazione Benefattori.

La città da cambiare secondo Bettenzoli
Fondazione Benefattori da cui è partito Bettenzoli per il suo attacco a tutto campo sui fronti che da sempre lo contraddistinguono. Il taglio dei costi della Fondazione, la sua oramai proverbiale offerta di sostituire Walter Donzelli alla guida della Fondazione, che rimane valida soprattutto visto che ha ribadito l’intenzione dal 31 dicembre di lasciare il suo posto di consigliere comunale. E poi la scuola di Cl, tema che ha visto un plebiscito di tutti nel dire che il comune non deve restituire il milione di euro.

La città e il suo bilancio raccontate dalla Saltini
E parlando di situazione economica non poteva che intervenire l’assessore Saltini. Un intervento che ha sintetizzato il lavoro fatto per la stesura del bilancio. Un bilancio di cui ha difeso l’impianto e che ha dichiarato ben riuscito. Ma anche lei è tornata sul discorso dei costi del museo, soprattutto sui 74 mila euro di spese per le sole pulizie che andranno per forza ridotti. La Saltini ha poi parlato di un altro tema a lei caro: le pari opportunità.



La città etica di Coti Zeleti
Un accenno al museo anche per Coti Zelati che ha detto che un costo di circa 12 mila euro al giorno per la sua gestione è davvero elevato. Ma il rappresentante di Sel è stato stimolato soprattutto sui temi etici e ha quindi ricordato la stesura condivisa e in rete dell’impianto che ha formato il manifesto sulle unioni civili. Ma anche le tante altre battaglie di Sel che spesso è stata lasciata, nelle parole di Coti Zelati, sola anche dalla maggioranza a cui appartiene.

La città che lavora di Gramignoli
Gramignoli ha invece ricordato la bella esperienza come candidato alla regionali per il Centro Popolare Lombardo. Uno dei temi su cui aveva spesso parlato era la situazione dell’imprenditoria giovanile. Ha ribadito nel corso del dibattito che un taglio alle tasse alla nuove imprese e la revisione del patto di stabilità sarebbero un toccasana per nuove startup.

Nuovi media sì, nuovi media no
Alla fine tutti sono stati sollecitati su due temi specifici. L’apporto del mondo del volontariato alla vita cittadina e l’utilizzo dei nuovi media. Proprio in questo campo sono uscite riflessioni interessanti e sorprese con la giovane Severgnini e Gramignoli che si dichiarano abbastanza lontani dall’informazione in rete mentre, ma questo si sapeva, Coti Zelati ha dichiarato di superare anche quelli del M5s per utilizzo trasversale del web a livello informativo. Alla fine una birra e quattro chiacchiere per tutti sotto il tendone della festa.