23-05-2023 ore 20:14 | Politica - Trescore Cremasco
di Denise Nosotti

Trescore Cremasco, Barbati giura per la terza volta. Maianti e Carpani entrano in giunta

L’emozione è sempre la stessa anche se si ha alle spalle tanta esperienza. È questo il sentimento che ha provato Angelo Barbati mentre indossava la fascia tricolore. Nella serata di lunedì 22 maggio, davanti a una sala consigliare gremita, il sindaco di Trescore Cremasco ha giurato fedeltà alla Costituzione. È iniziato così il suo terzo mandato consecutivo alla guida del paese. il consiglio, nella prima seduta, è stato coordinato dal segretario comunale Massimiliano Alesio. Durante la seduta il sindaco non ha indicato pubblicato la giunta. Sarà comunque composta da due esterni. Il vice sindaco e assessore sarà Miriam Maianti mentre l’altro assessore sarà Carlantonio Carpani. Nei prossimi giorni saranno definite le deleghe.

 

Critica la minoranza

Dopo gli adempimenti previsti dal rito di insediamento, la parola è passata al consigliere di maggioranza Filippo Barbati che ha letto le linee programmatiche. Al centro, come già dichiarato anche in campagna elettorale, l’incremento della sicurezza, con un numero più cospicuo di telecamere di video sorveglianza nei punti nevralgici del paese, il completamento del centro sportivo, l’efficientamento energetico alla scuola secondaria di primo grado, la pista ciclo pedonale su via De Gasperi, l’ampliamento della posta e la collaborazione con la fondazione Alzeni. Critica la minoranza. Cristina Mandelli di ‘Trescore futuro’ ha bocciato le linee programmatiche. “Non si tiene nella minima considerazione la volontà espressa dai trescoresi attraverso il voto -ha dichiarato - l’amministrazione infatti persevera in una politica prevaricatoria che in dieci anni ha sperperato risorse e milioni di euro in progetti superflui, non necessari a soddisfare i reali bisogni delle persone, tralasciando beni e servizi primari, quali la manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici pubblici, l’assistenza sociale, la scuola e l’ambiente”.

 

‘Cosa manca’

“Più in particolare, i progetti previsti - continua Mandelli - prevedono esborsi di milioni di euro senza che vengano analizzate concretamente le risorse; mancando una valutazione complessiva ed esaustiva sullo stato economico-finanziario dell’ente i progetti e le azioni concrete diventano semplici desideri, non obiettivi da realizzare”. Secondo Mandelli “manca una visione strategica e progettuale sulle politiche ambientali; manca una politica sul bilancio e sulle tariffe, una seria politica territoriale della gestione dei servizi sanitari, sociali e scolastici e una concreta politica sugli interventi a sostegno del commercio, delle attività produttive e del lavoro”. L’intervento di Mandelli è stato accolto anche da Anna Ogliari e Emilio Carioni.

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