23-04-2016 ore 12:39 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Art bonus, mecenati a tutela della bellezza. Incontro con Flavia Nardelli Piccoli

“La bellezza salverà il mondo, ma chi salverà la bellezza?” Interessante incontro dedicato a far chiarezza sull’Art bonus, nel tardo pomeriggio di ieri, presso la sala Bottesini del San Domenico. Come spiegato dalla relatrice della legge, Flavia Nardelli Piccoli, “consente una forte detrazione fiscale per le donazioni a sostegno di beni culturali pubblici. Il provvedimento è stato accolto positivamente dai donatori, molti dei quali singoli cittadini, a dimostrazione di quanto la buona politica generi l’impegno civile”.

 

Concessionari o affidatari

Possono avvalersi dell’Art Bonus “i musei, le biblioteche (anche scolastiche, ndr) e gli archivi, le aree e i parchi archeologici, i complessi monumentali. Inizialmente concepito esclusivamente per le erogazioni liberali in favore di beni culturali pubblici, durante il dibattito parlamentare è stato allargato anche a soggetti concessionari o affidatari dei beni culturali pubblici oggetto degli interventi”. Pur essendo di pubblico utilizzo, “le chiese, le pale d’altare, gli arredi sacri, i conventi, sono di proprietà della Chiesa e quindi esclusi dalla possibilità di essere beneficati da donazioni con il regime dell’Art Bonus”.


Cosa devono fare i Comuni

Le amministrazioni comunali che intendano avvalersi di questa opportunità di finanziamento devono “individuare fra i beni di proprietà quelli sui quali concentrare le possibili donazioni e dopo aver adottato un’apposita delibera, farsi promotrice della più ampia pubblicità possibile”. Accanto al macro mecenatismo, più consono per le grandi città, in territori come il Cremasco sarebbe buona prassi sviluppare il micro mecenatismo, che consente di finanziare progetti più adeguati alle dimensioni dei Comuni e dei beni.


Le mura venete

Al riguardo, il sindaco Stefania Bonaldi ha spiegato che in accordo con gli assessori e ascoltando tutte le forze consiliari, “essendo amministratori pro tempore, abbiamo ritenuto di concentrare le nostre attenzioni e quindi l’Art bonus, sul recupero delle mura venete, dando seguito all’iniziativa già sostenuta dal Fai”. Molto interessato all’argomento anche il presidente della Fondazione San Domenico, Giuseppe Strada, che cercherà finanziatori per “la riqualificazione del mercato Austroungarico”.


La detrazione

La detrazione fiscale sarà suddivisa in tre annualità nella misura di un terzo dell’importo del credito d’imposta maturato. Per chi non svolge attività commerciale, “il credito d’imposta del 65% è riconosciuto nel limite massimo del 15% del reddito imponibile dichiarato nella denuncia dei redditi”. Per i titolari di reddito d’impresa (società e ditte individuali) ed enti non commerciali che esercitano anche attività commerciale, il credito d’imposta del 65% è invece riconosciuto nel limite del 5 per mille dei ricavi annui e utilizzabile in compensazione dei versamenti dovuti e decorrerà dal 1° giorno del periodo d’imposta successivo a quello di effettuazione delle donazioni effettuate. Importante: il credito d’imposta spetta alle donazioni effettuate esclusivamente in denaro, su un apposito conto corrente: il pagamento tramite banca, ufficio postale, carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e circolari.