23-04-2014 ore 14:36 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Risorse ASL per il Distretto Socio Sanitario di Crema. Bonaldi e altri 25 sindaci sollecitano la Regione

Lo scorso marzo si è svolto a Crema un incontro tra il sindaco Stefania Bonaldi, il direttore generale dell’ASL di Cremona Gilberto Compagnoni e il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Crema Luigi Ablondi. In quell’occasione è stato affrontato  uno dei principali ambiti di debolezza del Cremasco, sul piano delle risorse, che riguarda il dipartimento di Salute Mentale, in particolare  il Centro Psico Sociale e la Neuropsichiatria infantile

 

La disparità di risorse

Per la psichiatria la disparità di risorse dipende da una maggiore presenza storica di istituzionalizzazioni nell’area cremonese, circostanza che determina ancora oggi una differenzazione nella distribuzione dei fondi, a fronte di un orientamento sanitario cremasco che da tempo punta molto invece sulla cura domiciliare dei propri pazienti

 

La lettera a Mantovani

Il sindaco di Crema Stefania Bonaldi, per dare concreto e immediato riscontro a quanto anticipato nell’incontro di marzo, raccolto il sostegno formale di altri primi cittadini del Cremasco, ha inviato all’assessore regionale alla Sanità Mario Mantovani una lettera in cui si richiede un interessamento finalizzato ad favorire una migliore ridistribuzione delle risorse nel nostro territorio.

 

Piano di riequilibrio

Chiediamo all’assessore – spiega il sindaco Bonaldi – un intervento nei confronti delle competenti direzioni generali delle aziende ospedaliere e dell’ASL provinciale affinché partano azioni di riequilibrio nell’area della Psichiatria della NPI, che consideriamo assolutamente prioritaria. Senza dimenticare la residenzialità per anziani, dove peraltro sappiamo essere in corso valutazioni e modifiche di prospettiva a livello regionale”. Nella lettera i primi cittadini auspicano anche un incontro con l’Assessore Regionale e i suoi più stretti collaboratori, rivolto a sostenere la rapida necessità di intervento.

 

L’autonomia dell’ospedale

Senza una decisa azione dall’alto il rischio è che la spesa storica venga stratificata e che nuovi bisogni non vengano mai letti perché mai serviti e mai gestiti” – conclude il sindaco Bonaldi. “A maggior ragione ritengo importante l’incontro con l’assessore Mantovani e i sindaci del territorio, ora che, accanto al tema della redistribuzione delle risorse nel settore sanitario e socio sanitario si rincorrono nuove voci sulla riforma sanitaria lombarda e sul rischio della perdita di autonomia dell’Ospedale di Crema. Ipotesi, questa, che la nostra Amministrazione e che il territorio reputano inaccettabile e non suscettibile di alcuna soluzione mediatoria”.

 

I presidi periferici

“L’esempio della distribuzione delle risorse dell’ASL è evidente: più i centri di direzione e distribuzione delle risorse si allontanano – prosegue Bonaldi - più diventa difficile per i presidi “periferici” mantenere i livelli di servizio, di qualità, di risposta ai bisogni dei cittadini e l’investimento delle risorse sul territorio. Anche queste ragioni porteremo all’assessore Mantovani”. 

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