Un passo avanti nel riassetto del servizio idrico integrato della provincia di Cremona: la fusione tra la patrimoniale e la gestionale di Padania Acque incassa il sì del Consiglio provinciale. La votazione è avvenuta venerdì scorso e delibera, senza voti contrari, il completamento della razionalizzazione della società partecipata.
Possibilità di rinvio
“Padania Acque Gestioni – commenta il segretario provinciale Udc, Giuseppe Trespidi – nel gennaio di quest’anno ha commissionato uno studio per valutare le opzioni in campo: la parte gestionale incorporata dalla patrimoniale o viceversa, oppure proseguire con società separate. Il Consiglio provinciale senza aspettare l’esito di questo studio, che si conoscerà entro la fine di febbraio, accelera di fatto una scelta ed un percorso condivisibile ma che poteva essere rinviato di alcune settimane”.
Tariffe più eque
Trespidi condivide la linea del comitato d’indirizzo che dava “priorità alla presentazione da parte del CdA di Padania Acque Gestioni di un piano di efficientamento aziendale insieme alla situazione degli affidamenti degli investimenti previsti dal Piano d’ambito. Sindaci e politici hanno la possibilità di fare in modo che il servizio idrico integrato abbia una tariffa che tenga conto di quanti utenti usufruiscono del consumo. Non sprechiamo l’opportunità di fare equità sia sulle tariffe sia in termini di efficienza aziendale sia riguardo ad una solidarietà territoriale la cui sperimentazione deve, finalmente, trovare una sua strada con corsia preferenziale”.
Determinazione e trasversalità
Per nulla scettico, invece, Matteo Piloni, segretario provinciale Pd, che pone l’accento sulla “importanza strategica di un’operazione che più di 80 consigli comunali, tra cui Crema, Cremona e Casalmaggiore, hanno già affrontato e continueranno ad affrontare nelle prossime settimane. Bene quindi il segnale che arriva dalla provincia e che assume un forte carattere politico, evidenziando la determinazione e la trasversalità con la quale si vuole arrivare al completamento del percorso entro pochi mesi”.
Investimenti per 400 milioni di euro
“Questo importante passaggio di efficentamento, razionalizzazione e risparmio delle aziende partecipate è la risposta alla necessità di poter mettere Padania Acque nelle condizioni di poter costruire il percorso di fusione nel miglior modo possibile, tenendo conto delle ricadute sui territori, vero nodo critico che merita la massima attenzione da parte di tutti. Gli investimenti – conclude Piloni – sul nostro territorio saranno di 400 milioni di euro nei prossimi 20 anni e saneranno le situazioni di criticità esistenti a cominciare dai comuni a rischio infrazione UE. Anche per questo il PD sta sostenendo con determinazione questo processo, strategico per l’intero territorio provinciale”.